16 Sep, 2025 - 10:55

Bonus disagio fisico 2025: a chi spetta, come funziona, requisiti e importi

Bonus disagio fisico 2025: a chi spetta, come funziona, requisiti e importi

Il sostegno previsto dal bonus disagio fisico 2025 rappresenta, anche per quest’anno, un intervento di rilievo tra le agevolazioni tariffarie.

Si tratta infatti di un aiuto diretto in bolletta, concepito per alleggerire il peso economico a carico delle famiglie che, per esigenze di salute, sono costrette a un utilizzo continuativo e inevitabile di apparecchiature elettromedicali salvavita.

L’intervento è stato confermato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e mantiene le proprie caratteristiche strutturali: lo sconto opera automaticamente fino alla cessazione dell’uso dei dispositivi e non dipende dalla condizione reddituale del nucleo familiare.

A questo punto, è naturale chiedersi: chi può beneficiare concretamente della misura? Quali sono i passaggi da seguire per ottenere l’agevolazione? E soprattutto, quale valore economico viene riconosciuto in bolletta e con quali modalità di erogazione?

Chi ha diritto al bonus disagio fisico 2025

La platea dei beneficiari del Bonus disagio fisico 2025 è circoscritta ma, al tempo stesso, ben definita.

Possono richiederlo i clienti domestici titolari di un contratto di fornitura elettrica che abbiano necessità documentata, da parte dell’ASL, di utilizzare apparecchiature salvavita in modo permanente o comunque continuativo. Inoltre, rientrano tra gli aventi diritto anche i nuclei familiari presso i quali risiede una persona affetta da patologia grave che impone un consumo energetico superiore alla media.

È significativo sottolineare come l’accesso all’agevolazione non sia condizionato dal possesso dell’ISEE. In altre parole, il bonus disagio fisico 2025 prescinde completamente dalla situazione economica del nucleo familiare. Ciò si spiega con una logica precisa: l’uso dei macchinari salvavita non costituisce una scelta discrezionale, bensì un’esigenza sanitaria non comprimibile, che determina un innalzamento inevitabile della spesa elettrica.

Un ulteriore aspetto distintivo riguarda la durata dell’agevolazione. A differenza di altri bonus che richiedono rinnovi periodici, l’erogazione rimane attiva fino a quando non viene meno l’utilizzo delle apparecchiature dichiarate, salvo comunicazioni di variazione da parte dell’interessato o dei familiari delegati.

Come presentare la domanda e quali documenti servono

La procedura di richiesta del Bonus disagio fisicoo è centralizzata ma flessibile. Infatti, la domanda può essere presentata sia dal titolare della fornitura sia da un delegato, a condizione che vengano rispettati i requisiti formali previsti dalla normativa. Gli sportelli abilitati sono molteplici: il Comune di residenza, i CAF convenzionati, le comunità montane e gli enti eventualmente designati dall’amministrazione locale.

Per quanto riguarda la documentazione, un ruolo cardine è svolto dall’Allegato B, un modello standardizzato predisposto dal Ministero della Salute in base ai decreti interministeriali di riferimento. Tale allegato deve riportare, oltre ai dati anagrafici e ai riferimenti contrattuali, anche la tipologia di apparecchiature utilizzate, le eventuali variazioni intervenute e l’indirizzo di fornitura.

A questo documento occorre allegare:

  • copia dei documenti di identità del richiedente e dell’assistito (se diversi);
  • certificazione sanitaria rilasciata dall’ASL che attesti la patologia, la necessità dell’apparecchiatura salvavita, la tipologia del dispositivo, il numero di ore di utilizzo quotidiano e l’indirizzo di installazione.

La pratica, una volta depositata, viene trasmessa al sistema SGATE (Sistema di Gestione delle Agevolazioni sulle Tariffe Energetiche), che procede con le verifiche preliminari. In caso di esito positivo, lo sconto viene applicato automaticamente in bolletta.

Le tempistiche medie oscillano intorno ai due mesi, con comunicazione formale sia in caso di accoglimento sia in caso di rigetto.

Il cittadino può comunque monitorare lo stato della pratica attraverso diversi canali: accesso online al portale SGATE, contatto con il numero verde 800 166 654 o consultazione diretta presso l’ente che ha raccolto la domanda.

Importo del bonus disagio fisico 2025 e criteri di calcolo

Il meccanismo di determinazione dello sconto è articolato e risponde a criteri di proporzionalità. L’ammontare dell’agevolazione varia infatti in base a tre fattori: la potenza contrattuale del contatore, la tipologia delle apparecchiature salvavita e il tempo giornaliero di utilizzo.

ARERA, con aggiornamento annuale, ha definito le fasce di consumo per il 2025:

  • Fascia minima (fino a 600 kWh/anno): da 167,90 a 237,25 euro annui, in funzione della potenza contrattuale;
  • Fascia media (tra 600 e 1200 kWh/anno): da 335,80 a 390,55 euro;
  • Fascia massima (oltre 1200 kWh/anno): da 500,05 a 543,85 euro.

L’importo riconosciuto non viene erogato in un’unica soluzione, bensì distribuito in dodici quote mensili direttamente in bolletta. 

Va peraltro rilevato che, qualora la certificazione ASL non indichi in modo puntuale le ore di utilizzo o la tipologia di apparecchiature, il sistema riconosce automaticamente il valore minimo previsto. Ciò significa che la precisione della documentazione sanitaria risulta determinante per ottenere il massimo beneficio spettante.

Infine, per chi desidera una stima preliminare, il portale SGATE mette a disposizione un simulatore che, sulla base dei dati inseriti, restituisce un’indicazione attendibile dell’entità dello sconto applicabile.

LEGGI ANCHE