The Beast in Me, la nuova miniserie che Netflix si prepara a lanciare il prossimo 13 novembre, ha già acceso le conversazioni degli appassionati grazie all'uscita del trailer.
Non si tratta di un thriller qualunque. La serie mette in campo una coppia di protagonisti di caratura eccezionale: Claire Danes e Matthew Rhys, due giganti del piccolo schermo pronti a sfidarsi in un pericoloso gioco di ossessioni e segreti.
Vediamo i dettagli.
Il canovaccio è quello classico del mistero della porta accanto, un filone che ha regalato al cinema e alla televisione alcune delle sue storie più tese.
Ma è il motore emotivo a rendere la premessa incandescente. Danes interpreta Aggie Wiggs, un'acclamata scrittrice che si è murata in un silenzio assordante dopo la tragica e insuperabile perdita del figlio.
Un fantasma di se stessa, incapace di trovare le parole, la sua vita viene scossa dall'arrivo di un nuovo vicino, Nile Jarvis, interpretato da un Matthew Rhys, magnetico e impenetrabile.
Jarvis non è un uomo qualunque: è un magnate immobiliare carismatico e temuto, ma soprattutto è l'uomo che anni prima fu il principale sospettato nella misteriosa scomparsa di sua moglie.
Per Aggie, quest'uomo diventa un'ossessione. In lui vede forse l'opportunità di trovare un nuovo scopo, un mistero da risolvere che la distragga dal suo stesso dolore.
Inizia così un'indagine privata, compulsiva, in cui il confine tra la ricerca della verità e la fuga dai propri demoni si fa sempre più labile. Quello che si profila è un duello psicologico ad alta tensione, un gioco del gatto e del topo che, come suggerisce la sinossi, potrebbe avere conseguenze mortali.
La scelta dei due protagonisti è un colpo da maestri. Claire Danes ha costruito una carriera interpretando donne complesse, sull'orlo di un abisso emotivo, dalla rivoluzionaria Angela Chase di "My So-Called Life" all'indimenticabile e tormentata Carrie Mathison di "Homeland".
La sua capacità di rendere visibile il tumulto interiore è quasi senza pari, e il ruolo di Aggie Wiggs sembra cucito su misura per lei.
Dall'altra parte, Matthew Rhys si è affermato come uno degli attori più versatili e sottili della sua generazione.
Il suo Philip Jennings in "The Americans" è già storia della televisione, un capolavoro di recitazione fatto di sguardi, silenzi e menzogne stratificate. Rhys eccelle nel dare vita a personaggi la cui calma apparente nasconde abissi di ambiguità.
Pochi sanno, tuttavia, che la sua traiettoria avrebbe potuto essere radicalmente diversa. Dopo gli studi alla prestigiosa Royal Academy of Dramatic Arts, l'attore gallese faticò a trovare lavoro, al punto da fare domanda per entrare nell'esercito.
Ricevette una lettera di rifiuto che, come ha raccontato lui stesso, avrebbe dovuto incorniciare. È una nota a margine che rivela molto sulla tenacia di un attore che ha saputo attendere il ruolo giusto per avere successo, un promemoria potente sul non rinunciare mai ai propri sogni.
A dirigere questa mini serie troviamo Antonio Campos, un regista che ha studiato l'oscurità dell'animo umano in film come "Christine" e "The Devil All the Time".
La sceneggiatura è affidata a Daniel Pearle, mentre il ruolo di showrunner è di Howard Gordon, una vecchia conoscenza di Claire Danes dai tempi di "Homeland".
A dare ulteriore lustro al progetto, un elenco di produttori esecutivi di prim'ordine che include, tra gli altri, la stessa Danes, Jodie Foster e persino Conan O'Brien, a testimonianza della fiducia trasversale riposta in questa storia.
Il cast di supporto è altrettanto impressionante, con volti noti come Brittany Snow, Jonathan Banks ("Breaking Bad", "Better Call Saul") e Bill Irwin, che promettono di arricchire un intreccio che si preannuncia denso e corale.
Con tutti gli otto episodi disponibili al lancio, "The Beast in Me" si candida a diventare il thriller psicologico di cui tutti parleranno in autunno.
Non solo una storia di mistero, ma un tuffo profondo nel lutto, nell'ossessione e in quella "bestia" che si nasconde dentro ognuno di noi, pronta a emergere quando le difese crollano.
E con due interpreti di questo calibro, la caccia alla verità sarà, senza dubbio, uno spettacolo da non perdere.