C'è un silenzio assordante nei campi innevati del Wisconsin rurale, lo stesso silenzio che ha avvolto per anni la fattoria fatiscente di Ed Gein.
È questo il silenzio che il primo, agghiacciante teaser di Monster: The Ed Gein Story ci lancia addosso, prima di squarciarlo con la luce tremolante delle torce della polizia.
La terza incursione di Ryan Murphy e Ian Brennan nell'antologia del macabro promette di essere la più claustrofobica e psicologicamente disturbante fino ad oggi, non tanto per la spettacolarità degli omicidi, quanto per l'esplorazione dell'uomo che è diventato, suo malgrado, l'architetto involontario dell'horror moderno.
E al centro di questa discesa nella follia c'è una scelta di casting tanto audace quanto rischiosa: Charlie Hunnam (Sons of Anarchy). Diamo un primo sguardo al trailer.
Guarda il trailer ufficiale:
Il primo sguardo ufficiale a Hunnam nei panni del "Macellaio di Plainfield" è più di una semplice trasformazione fisica, ci fa entrare già in quell'angoscia che questa storia provoca.
Conosciuto per i suoi ruoli da antieroe carismatico e fisicamente imponente, da Jax Teller in Sons of Anarchy in poi, l'attore britannico si spoglia di ogni traccia di fascino per incarnare una figura definita dalla sua mediocrità, dal suo isolamento e da una psicosi radicata in un rapporto materno tossico.
Il breve frammento offerto dal trailer ci mostra un uomo apparentemente mite, quasi invisibile nel suo paesaggio ghiacciato, una scelta che rende ancora più terrificante la "casa degli orrori" che nascondeva.
La vera sfida per Hunnam non sarà interpretare il mostro, ma l'uomo. I crimini di Ed Gein non erano solo omicidi, ma profanazioni: riesumava cadaveri per costruire mobili e indossare abiti fatti di pelle umana, spinto da un'ossessione divorante per la defunta e dispotica madre, Augusta, che avrà il volto della straordinaria Laurie Metcalf.
È in questo nucleo freudiano che la serie dovrà trovare la sua voce, distinguendosi dalla semplice cronaca nera per diventare un vero e proprio studio psicologico.
La mossa di Murphy e Brennan di dedicare il terzo capitolo a Gein è strategicamente brillante. Dopo aver esplorato il killer mediatico (Dahmer) e il dramma familiare patinato (i fratelli Menendez), ora la serie torna alla fonte.
Prima di Psycho, prima di Non aprite quella porta e prima de Il silenzio degli innocenti, c'era un solo mostro. Gein non è solo un serial killer; è un archetipo.
La sua storia ha fornito il materiale grezzo per alcuni dei più grandi cattivi della cultura pop: la relazione morbosa con la madre e la doppia personalità di Norman Bates, la maschera di pelle umana e l'arredamento macabro di Leatherface, e l'ossessione di Buffalo Bill di "diventare" donna attraverso la pelle delle sue vittime.
Questo terzo capitolo, quindi, non racconterà solo una storia vera, ma la genesi di un genere.
Sarà un'indagine su come un uomo mite e disturbato del Wisconsin sia diventato, senza saperlo, il modello dell'horror americano.
La serie, che debutterà su Netflix il 3 ottobre, sembra puntare su un'atmosfera opprimente e su un orrore sussurrato, più che mostrato.
Le immagini del trailer, la neve, le torce che fendono il buio, una scatola di resti umani, evocano un senso di scoperta raccapricciante.
Con un cast di supporto che include talenti come Tom Hollander, Olivia Williams e Lesley Manville, la serie ha tutte le carte in regola per essere l'episodio "più straziante" del franchise, come promesso da Netflix.
La scommessa più grande, tuttavia, rimane sulle spalle di Charlie Hunnam. Riuscirà a trasmettere il vuoto e la disperazione di un uomo la cui unica forma di creatività era la dissacrazione?
Se ci riuscirà, la sua interpretazione di Ed Gein potrebbe non solo definire la sua carriera, ma anche costringere il pubblico a guardare in faccia il vero orrore: quello che non si nasconde nei grandi gesti, ma nel silenzio desolato di una fattoria dimenticata dal mondo.