16 Sep, 2025 - 18:33

Stop al petrolio russo, gli alleati possono davvero chiudere i rubinetti come chiede Trump?

Stop al petrolio russo, gli alleati possono davvero chiudere i rubinetti come chiede Trump?

Donald Trump continua a spingere gli alleati europei e i membri della Nato a interrompere l’acquisto di petrolio russo, intensificando la pressione su Mosca nel contesto della guerra in Ucraina. Tuttavia, la complessa dipendenza energetica di alcuni paesi membri, tra cui Turchia, Ungheria e Slovacchia, potrebbe rendere difficile l’attuazione di queste misure richieste dal presidente americano aprendo scenari di negoziazione e sfide diplomatiche senza precedenti.

Trump chiede lo stop immediato agli acquisti di petrolio russo

“Non voglio che acquistino petrolio russo, e devono smettere immediatamente”, ha dichiarato il presidente americano, Donald Trump, rivolgendosi agli alleati membri dell’Unione europea e della Nato prima della sua visita ufficiale nel Regno Unito, il 16 settembre.

Non è la prima volta che il presidente degli Stati Uniti esorta gli alleati a cessare l'acquisto di petrolio russo. Già il 13 settembre, in un post su Truth Social, Trump si è detto pronto ad imporre "sanzioni importanti" alla Russia, a condizione che tutti i paesi dell'Alleanza atlantica concordino sull’adozione di misure analoghe.

Per Trump, l'acquisto di petrolio russo da parte degli alleati "è stato scioccante" e indebolisce la posizione negoziale e il potere contrattuale dell’Occidente nei confronti di Mosca.

Propone invece un piano a doppio binario: oltre alle sanzioni coordinate della Nato contro la Russia, chiede anche dazi collettivi contro la Cina. L'obiettivo sarebbe quello di aumentare la pressione su Mosca in modo diretto, con lo stop all'acquisto di petrolio, e in modo indiretto, con dazi sulla Cina “dal 50 per cento al 100 per cento”, considerati collegati ai rapporti economici con Mosca.

Diplomazia e guerra in Ucraina sotto la guida di Trump

L'amministrazione Trump porta avanti l'impegno diplomatico per porre fine alla guerra in Ucraina, che dura da oltre tre anni e mezzo. Dal primo giorno del suo secondo mandato, il presidente si propone davanti ai conflitti nel mondo come un pacificatore.

La guerra tra Russia e Ucraina, però, rimane aperta e violenta, con un’escalation particolare nell’estate del 2025. Gli attacchi si sono diffusi oltre la linea dei combattimenti.

Prima di salire a bordo dell’Air Force One, Trump ha ricordato i successi della diplomazia sotto la sua guida:

virgolette
Ho fermato sette guerre negli ultimi otto mesi. Pensavo che sarebbe stato il più facile, perché conosco Putin, ma non lo è, perché c'è un odio tremendo tra Zelensky... e Putin, ma lo fermeremo.

Tuttavia, la lista dei desideri di Trump potrebbe rivelarsi una missione quasi impossibile per i suoi alleati, considerando la complessità della dipendenza energetica di alcuni paesi.

Sfide per gli alleati e dipendenza dal petrolio russo

Tra i 32 stati membri della Nato, tre sono i maggiori acquirenti del greggio russo: Slovacchia, Ungheria e Turchia. L’esercito turco è il secondo più grande dell’Alleanza dopo quello statunitense e la Turchia è anche uno dei maggiori importatori di petrolio russo al mondo.

Finora, Washington ha introdotto dazi secondari all'India per le importazioni di petrolio russo. Tuttavia, considerando le recenti parole di Trump, gli analisti indicano che potrebbero esserci sviluppi notevoli.

Se si rivelerà una sfida per Ankara, potrebbero essere coinvolte anche Ungheria e Slovacchia, che continuano a dipendere fortemente dal petrolio russo e subiscono pressioni aggiuntive come parte dell’Unione europea.

Secondo il Parlamento europeo, la dipendenza dell’UE dal gas russo è drasticamente diminuita, e le importazioni di petrolio greggio russo sono crollate, passando dal 27 per cento nel 2021 al 3 per cento del totale nel 2024.

Il blocco sembra intenzionato ad andare incontro alle richieste di Trump. La presentazione del 19esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, prevista per il 16 settembre, è stata rimandata. La notizie è stata riportata per la prima volta da Politico, tuttavia, non ci sono ulteriori dettagli.

L’Unione europea prevede di porre fine agli acquisti di petrolio e gas entro l’1 gennaio 2028. L’anticipazione di questo obiettivo già ambizioso potrebbe mettere in difficoltà alcuni paesi membri.

Il piano di Trump di sospendere l’acquisto di petrolio russo da parte degli alleati rappresenta una sfida diplomatica e strategica di grande portata. 

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