17 Sep, 2025 - 11:45

Chiara Poggi fu davvero uccisa da una sola persona? Ecco cosa emerge dalla nuova perizia del Ris

Chiara Poggi fu davvero uccisa da una sola persona? Ecco cosa emerge dalla nuova perizia del Ris

C'è un nuovo colpo di scena nelle indagini riguardanti l'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto diciotto anni fa a Garlasco. Fonti vicine alla Procura hanno smentito l'informazione - diffusa ieri da diversi organi di stampa - secondo cui la nuova perizia del Ris di Cagliari sulla scena del crimine avrebbe escluso la presenza di un secondo aggressore.

Cosa emerge davvero dalla nuova perizia del Ris

I militari dell'Arma, giunti appositamente dalla Sardegna, hanno scandagliato la villetta in cui avvenne il delitto - in via Pascoli, a Garlasco - per l'intera giornata del 9 giugno scorso, realizzando una ricostruzione 3D della scena del crimine.

Per farlo, si sono avvalsi anche dell'aiuto di droni. E hanno così potuto analizzare la disposizione e le caratteristiche delle macchie di sangue. Un lavoro lungo e complesso, sintetizzato in oltre 300 pagine di risultati, oggi secretati, depositati in Procura. 

Dalle prime informazioni, riportate - tra gli altri - dall'Ansa, era emerso che gli esperti avevano escluso ogni evidenza della presenza di un complice o di un secondo aggressore sulla scena del crimine, concludendo che Chiara Poggi fosse stata uccisa da una sola persona.

Tuttavia, tale circostanza è stata poi smentita: la relazione, stando a quanto riportato da Il Corriere della Sera, non negherebbe alcuna ricostruzione, limitandosi a un'analisi tecnica. Resterebbe quindi in piedi l'ipotesi - formulata nel nuovo fascicolo dalla Procura - di un omicidio commesso a più mani. 

Il nodo dell'impronta 33 e delle altre tracce biologiche

L'unico indagato è attualmente Andrea Sempio, che si è sempre proclamato innocente. A mettere in dubbio la sua versione, in particolare, il ritrovamento di un'impronta che sembrerebbe appartenergli sulle scale che conducono al garage della villetta.

Proprio lì, infatti, fu ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi. Ma c'è un ma: l'intonaco su cui era stata rilevata la traccia, asportato e utilizzato in precedenti accertamenti, non è più disponibile, e non può quindi essere sottoposto a nuove analisi.

Non è possibile, dunque, arrivare a una conferma scientifica certa. Intanto, sui reperti individuati tra i resti della colazione sequestrati all'epoca dei fatti, sono state trovate otto impronte digitali parziali.

Sei erano sul sacchetto dei cereali e due su una busta dell'immondizia: se saranno ritenute utilizzabili, verranno confrontate con i profili delle persone coinvolte. Al momento, non si può escludere che siano frutto di contaminazioni. 

La criminologa Barbara Fabbroni ha commentato il ritrovamento delle otto impronte a "La Storia Oscura" su Radio Cusano Campus.

Gli accertamenti medico-legali e l'analisi sul Dna

Sulla natura delle lesioni e la possibile arma utilizzata - rimasta non definita nelle sentenze che hanno riconosciuto colpevole del delitto Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima - dovrà invece esprimersi nei prossimi mesi l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, incaricata dal procuratore Fabio Napoleone e dall'aggiunto Stefano Civardi di "rivedere" tutti gli aspetti medico-legali del caso.

Entrambe le relazioni - quella medico-legale e quella del Ris - saranno poi acquisite nel fascicolo d'indagine, insieme agli altri elementi raccolti finora dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Fondamentale sarà anche l'analisi, ancora in corso, della genetista Denise Albani sul Dna estratto dai margini ungueali della vittima, attribuito dalla Procura proprio a Sempio. 

Solo quando il quadro sarà completo sarà possibile rimettere insieme tutti i pezzi, ricostruendo il puzzle e confermando, quindi, o smentendo la versione ufficiale, che ha portato alla condanna definitiva a 16 anni di Stasi.

Andrea Sempio e il peso dell'opinione pubblica 

Nel frattempo, la pressione dell'opinione pubblica si fa sempre più sentire. In una recente intervista alla trasmissione Quarto Grado, la madre di Sempio, Daniela Ferrari, ha rivelato:

virgolette
Ci è arrivata una lettera anonima molto pesante, dove una persona dice delle schifezze totali contro me, mio marito, mio figlio, e finisce dicendo: 'Il diavolo è entrato nella vostra casa, poveri voi'. È stata inviata in una busta non timbrata, imbucata nella casella postale della Bozzola.

La donna è poi tornata a difendere la posizione del figlio. Si attendono ora nuovi sviluppi. La gip Daniela Garlaschelli ha fissato per il 26 settembre il prossimo incontro delle parti nell'ambito dell'incidente probatorio in corso. In quell'occasione, i periti comunicheranno se avranno bisogno di ulteriore tempo. 

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