17 Sep, 2025 - 14:39

Perché lo scandalo Epstein potrebbe oscurare il viaggio di Trump nel Regno Unito

Perché lo scandalo Epstein potrebbe oscurare il viaggio di Trump nel Regno Unito

La seconda visita di stato di Donald Trump nel Regno Unito, pensata come un momento di prestigio diplomatico, è stata segnata da proteste e da un rinnovato interesse mediatico sul caso Epstein, che continua a sollevare interrogativi e a influenzare la percezione pubblica.

Trump nel Regno Unito, la visita di stato segnata dalle proteste

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è recato nel Regno Unito per la sua seconda visita di stato. Il viaggio di Trump nel paese è stato oscurato dalla controversia sui suoi legami con Jeffrey Epstein, condannato per reati sessuali.

I manifestanti, il 16 settembre 2025, hanno proiettato l'immagine di Epstein e Trump sul Castello di Windsor, dove il leader americano incontra Re Carlo III. I media britannici hanno riferito che le forze dell'ordine sono intervenute rapidamente per fermare la proiezione. Quattro persone sono state arrestate con l'accusa di “comunicazioni malevole” a seguito di questa trovata pubblica.

La protesta non è l’unico episodio che ha attirato l’attenzione durante il viaggio, sottolineando quanto lo scandalo continui a pesare sull’opinione pubblica.

Trump visita il Regno Unito, l’ombra del caso Epstein

Il caso Epstein continua infatti a far discutere. Il tycoon faceva parte della vita mondana negli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000, proprio come Epstein. Sebbene sia nota la loro amicizia, è importante ricordare che Donald Trump non è mai stato accusato ufficialmente di illeciti in relazione al finanziere caduto in disgrazia.

I riflettori della comunità internazionale si sono accesi nel Regno Unito una settimana prima dell’arrivo di Trump, quando il primo ministro Keir Starmer ha rimosso l’ambasciatore britannico negli Stati Uniti, Peter Mandelson. Il rapporto di Mandelson con Epstein è finito sotto la lente d’ingrandimento dopo la pubblicazione, da parte di legislatori statunitensi, di documenti legati al caso, tra cui un presunto libro di compleanno di Epstein per i suoi 50 anni. Secondo quanto diffuso dai media, il libro conterrebbe anche un messaggio del veterano della politica britannica Mandelson.

Questo intreccio ha alimentato ulteriormente la polemica, creando un contesto delicato proprio alla vigilia della visita.

Una visita di stato dal significato particolare

Trump aveva effettuato la sua prima visita di stato nel giugno 2019, ospite della Regina Elisabetta II. A distanza di sei anni, torna ora nel Regno Unito per una seconda visita ufficiale, accompagnato dalla first lady Melania.

Si tratta di un’occasione senza precedenti, dato che tradizionalmente ai presidenti americani durante il secondo mandato non viene offerta una visita di stato di questa portata. In passato, anche ex presidenti come Barack Obama avevano visitato il paese nel loro secondo mandato ma non in un contesto così ufficiale e sfarzoso.

Un altro particolare che lega questa visita al caso Epstein riguarda la famiglia reale. Durante il viaggio del 2019, il principe Andrea era presente agli eventi ufficiali, ma questa volta non sarà invitato. Il principe è stato infatti ritirato dagli incarichi reali nel 2020, dopo che i suoi rapporti con Epstein sono diventati di dominio pubblico.

Il viaggio di Trump, che avrebbe potuto essere un’occasione per rafforzare i legami tra Washington e Londra, si trova così ad essere offuscato dallo spettro dello scandalo Epstein. Tra proiezioni di immagini, arresti e proteste, l’attenzione si sposta dalla diplomazia internazionale al caso di un passato che continua a fare rumore.

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