17 Sep, 2025 - 16:58

Netflix: di cosa parla Romeo è Giulietta e chi sono i protagonisti

Netflix: di cosa parla Romeo è Giulietta e chi sono i protagonisti

Romeo è Giulietta, di Giovanni Veronesi, è una commedia agrodolce che usa il più grande dramma d'amore di Shakespeare non per raccontare una faida familiare, ma per esplorare le battaglie ben più intime e moderne dell'identità, del pregiudizio e del riscatto artistico.

Lungi dall'essere una semplice commedia degli equivoci, il film è un'acuta riflessione sul nostro bisogno di indossare un ruolo per poter, finalmente, essere noi stessi.

Di cosa parla Romeo è Giulietta, ora su Netflix

Prima guarda il trailer:

Da un lato abbiamo Federico Landi Porrini, interpretato da un Sergio Castellitto straordinario, un regista teatrale che è un'icona in declino.

Aggrappato alla sua fama passata, decide di mettere in scena un ultimo, monumentale Romeo e Giulietta al Festival di Spoleto, un testamento per la sua carriera. Dall'altro lato c'è Vittoria Mengoni (Pilar Fogliati), una giovane attrice di talento divorata dall'ambizione, ma la cui carriera è stata macchiata da uno scandalo che l'ha resa un'emarginata nel mondo dello spettacolo.

Quando le viene negata la possibilità di fare un'audizione per il ruolo di Giulietta, Vittoria non si arrende. Compie un atto di disperazione e genio: si trasforma.

Con l'aiuto di un'amica e truccatrice (una brillante Geppi Cucciari), Vittoria scompare per lasciare il posto a Otto Novembre, un attore sconosciuto e impacciato che si presenta ai casting per il ruolo di Romeo.

Ed è a questo punto che il film decolla. Il film analizza le condizioni feroci del mondo dello spettacolo. Il travestimento di Vittoria non è solo un espediente comico, ma il motore di una profonda analisi psicologica.

Nei panni di Otto, è costretta a confrontarsi con una nuova percezione di sé, a navigare le complessità di un'identità di genere fluida e a ripensare ai suoi rapporti personali, primo fra tutti quello con il suo fidanzato (Domenico Diele), anche lui attore nello stesso spettacolo, che si ritrova a recitare accanto all' "uomo" che è, in realtà, la sua compagna.

Una Pilar Fogliati imperdibile

La forza del film risiede quasi interamente sulle spalle di Pilar Fogliati, che offre una performance straordinaria per maturità e controllo.

La sua capacità di passare dai registri drammatici di Vittoria alla comicità quasi fisica di Otto, senza mai perdere di vista il focus, è ciò che rende credibile e avvincente l'intera narrazione.

Fogliati non interpreta semplicemente due ruoli; interpreta una donna che interpreta un uomo, un gioco di specchi che le permette di esplorare le sfumature della mascolinità e della femminilità, e le aspettative che la società proietta su entrambe.

Sergio Castellitto è Landi Porrini. Il suo personaggio è un gigante dai piedi d'argilla, un uomo eccentrico e dispotico che usa il cinismo come scudo per proteggere la propria fragilità e la paura dell'oblio.

La dinamica che si crea tra il suo personaggio e Otto/Vittoria è quello che rende questo film un vero capolavoro.

Veronesi è abile nel mescolare i toni, passando dalla commedia brillante al dramma introspettivo.

Sebbene secondo alcuni critici c'è un certo sbilanciamento in alcuni passaggi, è proprio questa natura ibrida a rendere il film interessante. 

Questo film ci ricorda che tutti, in qualche modo, indossiamo una maschera, che sia per proteggerci, per ottenere ciò che vogliamo, o semplicemente per sopravvivere.

Ma ci suggerisce anche che, a volte, è solo diventando qualcun altro che possiamo finalmente scoprire chi siamo veramente. E in questo, Romeo è Giulietta è una storia profondamente, universalmente umana.

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