19 Sep, 2025 - 13:50

Chi era Saray Arias Fernandez, la studentessa Erasmus spagnola investita e uccisa da un Suv a Napoli

Chi era Saray Arias Fernandez, la studentessa Erasmus spagnola investita e uccisa da un Suv a Napoli

Si chiamava Saray Arias Fernandez e aveva 20 anni la studentessa spagnola che, nella notte tra giovedì 18 e venerdì 19 settembre, è stata investita e uccisa da un Suv mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali in Corso Umberto I, nel centro di Napoli. Alla guida del veicolo incriminato, secondo le prime ricostruzioni, c'era un ragazzo di 18 anni. Il suo nome è stato ora iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio stradale.

Chi era Saray Arias Fernandes, la studentessa spagnola investita e uccisa a Napoli

Originaria di Ponferrada, in provincia di León, nel nord-ovest della Spagna, Saray Arias Fernandez - 20 anni compiuti lo scorso 16 agosto - era arrivata in Italia da poche settimane per partecipare al programma Erasmus, che, grazie a una borsa di studio, permette di trasferirsi in una città europea diversa da quella di provenienza per un massimo di un anno. Risultava iscritta alla Parthenope e alloggiava - insieme ad altri studenti - nel quartiere Vasto. 

L'incidente nella notte su Corso Umberto I, alla guida un 18enne: cosa sappiamo

Secondo quanto ricostruito finora, la notte dell'incidente la giovane si trovava insieme a due amici, rimasti fortunatamente illesi. Il gruppo, di rientro da una serata trascorsa fuori, stava attraversando le strisce all'altezza del civico 87 su Corso Umberto I, quando un Suv, un Range Rover Epoque, è sopraggiunto e ha colpito in pieno Saray.

L'impatto è stato violentissimo: la 20enne è stata sbalzata a terra, ripotando un grave trauma cranico. Trasportata in codice rosso all'Ospedale del Mare dopo la segnalazione dei presenti, è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico di craniotomia decompressiva, ma non ce l'ha fatta: alle 8 del mattino è stata dichiarata morta.

Nel frattempo, il conducente del veicolo coinvolto nel sinistro, un 18enne residente nell'area vesuviana - subito fermatosi per prestare soccorso alla giovane - è stato sottoposto agli esami tossicologici di rito. In attesa dei risultati, gli agenti della polizia locale di Napoli gli hanno ritirato la patente.

L'auto è stata invece sequestrata. Fonti locali riportano che non sarebbe intestata al conducente, bensì a una società privata ad esso legata da rapporti commerciali o familiari. Il giovane è ora accusato di omicidio stradale: tra i prossimi accertamenti, quello volto a chiarire a che velocità stesse viaggiando al momento dell'impatto. 

Un tragico precedente: la morte di Lisa Herbrich nel 2024

Il corpo di Saray è stato trasferito al Secondo Policlinico per l'autopsia, che dovrà fare luce sull'entità delle lesioni. Intanto, il Comune di Napoli, in coordinamento con il consolato spagnolo e l'università di destinazione della ragazza, ha contattato la famiglia, offrendole supporto logistico per l'arrivo in Italia.

La comunità locale è sgomenta. La notizia ha subito riportato alla mente di molti un altro caso: quello di Lisa Herbrich, la 27enne originaria di Francofort che nella notte tra il 21 e il 22 aprile 2024 fu investita e uccisa da un mezzo dell'Asia, la municipalizzata per l'igiene urbana, sempre a Napoli.

Anche lei, come Saray, si trovava in città per gli studi: stava frequentando un master in Economia alla Federico II. Quella notte, si trovava a bordo di una bicicletta presa a noleggio, quando - all'improvviso - fu travolta. Soccorsa in gravissime condizioni, fu trasferita prima al Vecchio Pellegrini e poi all'Ospedale del Mare, dove, poche ore dopo, si spense.

"Non se ne può più", commenta qualcuno sui social, parlando di "ennesima vittima della strada". "Ancora una morte - si legge in un post - grazie governo, e in particolare ministero Salvini, che legiferi contro i limiti di velocità nelle città". Messaggi perlopiù polemici, che chiedono maggiore prevenzione. Forte anche la denuncia del deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli. 

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