L’Assegno Unico settembre 2025 è uno degli appuntamenti più attesi dalle famiglie italiane. Ogni mese, infatti, il calendario degli accrediti genera interesse e talvolta anche incertezza, soprattutto quando tra comunicati ufficiali e bonifici effettivi emergono differenze.
Proprio per questo motivo è importante comprendere come si struttura il calendario di settembre, chi riceverà i pagamenti nei giorni centrali del mese e come vengono determinati gli importi in base alla situazione familiare ed economica.
Ma qual è la distinzione tra calendario ufficiale e calendario reale? Chi riceve i pagamenti nei prossimi giorni? Quali sono le nuove date da segnare sul calendario?
Prima di dare una risposta esauriente ai diversi quesiti, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sui prestazioni INPS in pagamento entro fine mese.
Il messaggio INPS n. 2229 del 14 luglio 2025 ha fissato le finestre temporali dei pagamenti per il semestre luglio-dicembre.
Il calendario ufficiale prevede due nuovi pagamenti INPS per lunedì 22 e martedì 23 settembre 2025. A queste date si aggiunge anche un’anticipazione che ha interessato alcuni beneficiari, ma per la maggior parte delle famiglie i pagamenti avverranno proprio nelle giornate centrali della settimana.
Tale scansione conferma ancora una volta come la programmazione ufficiale sia da interpretare alla luce delle tempistiche effettive adottate dall’INPS, spesso anticipate o distribuite su più tranche.
Ecco le scadenze del calendario da settembre a dicembre:
Questo schema dimostra come il calendario reale si sovrapponga a quello formale, introducendo però piccole variazioni che diventano rilevanti per le famiglie che attendono la ricarica.
Le nuove date del 22 e 23 settembre riguardano principalmente i beneficiari abituali. Si tratta delle famiglie che già percepiscono l’Assegno Unico da mesi e che, dunque, rientrano nel ciclo regolare degli accrediti.
Per i nuclei che hanno presentato domanda di recente o che hanno pratiche ancora in fase di completamento, il meccanismo è differente.
La normativa stabilisce infatti che il primo pagamento venga erogato nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Chi ha inoltrato richiesta ad agosto, ad esempio, potrà ricevere il primo accredito solo a fine settembre o nei primi giorni di ottobre.
Va inoltre considerata la possibilità di conguagli. Se l’ISEE è stato aggiornato o se ci sono state variazioni nel nucleo familiare, l’INPS procede con adeguamenti che possono arrivare proprio insieme alle erogazioni del 22 e 23 settembre.
Gli importi dell’Assegno Unico restano modulati in base alla situazione economica e familiare. La forbice oscilla da circa 57,50 a 201 euro mensili per figlio, con variazioni legate all’ISEE e alla composizione del nucleo.
Le maggiorazioni rappresentano un capitolo decisivo. Sono previsti incrementi per figli con disabilità, per madri under 21, per famiglie numerose e per nuclei con entrambi i genitori lavoratori. Esistono inoltre integrazioni specifiche per chi ha più di quattro figli, che rendono l’assegno più consistente rispetto alla media.
Non bisogna dimenticare infine gli arretrati: se nei mesi precedenti ci sono stati ritardi o mancati aggiornamenti, le somme dovute vengono liquidate contestualmente al pagamento di settembre. In questo modo, gli accrediti del 22 e 23 possono risultare più alti del previsto, offrendo un sostegno ancora più significativo alle famiglie.