La crescente tensione nel fianco orientale della Nato ha riportato l’attenzione su Kaliningrad e sul Corridoio di Suwalki. Quest’ultimo, una striscia di terra tra Polonia e Lituania, potrebbe rappresentare un punto vulnerabile e strategico sia per l’Alleanza Atlantica sia per la Russia, in un contesto di escalation militare e geopolitica.
Settembre del 2025 è segnato da una nuova escalation tra la Nato e la Russia. Mentre cresce la tensione nel fianco orientale dell’Alleanza atlantica, l'attenzione si rivolge anche a Kaliningrad, l'exclave russa situata sul Mar Baltico.
Il 10 settembre, la Polonia ha abbattuto alcuni droni dopo un'incursione di velivoli russi nel proprio spazio aereo. La leadership polacca ha definito l'episodio diverso da quelli precedenti, avvenuti per esempio come errori causati dalla guerra in Ucraina.
Sebbene in seguito la Nato abbia annunciato la missione “Eastern Sentry” sul fianco est del territorio dell’alleanza, altri membri della Nato hanno denunciato violazioni simili. Solo pochi giorni dopo, il 14 settembre, la Romania ha rilevato un drone russo nel proprio spazio aereo. Il 19 settembre, invece, tre caccia russi sono entrati nello spazio aereo estone.
In questo momento di particolare tensione molti si chiedono se la terza guerra mondiale sia alle porte dell'Europa. La guerra tra Russia e Ucraina dura ormai da oltre tre anni e mezzo. Nonostante gli sforzi dell'amministrazione americana sotto la guida di Donald Trump, la pace resta ancora lontana.
Parallelamente non si tratta solo di uno stallo degli impegni diplomatici ma anche di una continua escalation del conflitto in Ucraina.
In seguito alle violazioni dello spazio aereo di Polonia e Romania, la Russia ha condotto le esercitazioni militari in coordinamento con la Bielorussia (Zapad-2025), coinvolgendo l’oblast di Kaliningrad. L'exclave russa sul Mar Baltico confina con due paesi membri della Nato: Polonia e Lituania.
Nel bel mezzo di un equilibrio fragile, i paesi più vicini hanno espresso forti preoccupazioni.
Kaliningrad è da tempo un punto nevralgico nelle tensioni tra Mosca e l’Alleanza Atlantica. Con l’aumento delle tensioni, questo territorio torna al centro delle preoccupazioni europee.
Oltre alla posizione strategica di Kaliningrad, i timori si concentrano sul "Corridoio di Suwalki", un passaggio chiave che rappresenta un punto vulnerabile del fianco orientale della Nato. Si tratta di una striscia di terra lunga circa 65 km e scarsamente popolata a cavallo del confine tra Lituania e Polonia.
Il corridoio occupa un punto chiave sotto il profilo militare, geopolitico ed economico. È una via commerciale che collega Kaliningrad alla Bielorussia e ha grande valore strategico. In caso di conflitto, sarebbe cruciale sia per la Nato che per la Russia. Per Mosca il controllo significherebbe mantenere un collegamento terrestre diretto con Kaliningrad.
Un'eventuale escalation nella zona potrebbe portare al rischio di isolare i paesi baltici dal resto dell'alleanza. Per questo motivo, questa area resta cruciale per la stabilità dell'Europa e viene considerata da molti analisti il vero “tallone d’Achille” della Nato.
Il Corridoio di Suwalki rappresenta oggi uno dei nodi critici per la sicurezza europea. La sua posizione strategica la rende un’area di grande interesse militare, geopolitico ed economico. La sicurezza del valico è quindi essenziale non solo per la difesa dei paesi baltici, ma anche per la stabilità complessiva dell'Europa orientale.