"Quei bravi ragazzi" ("Goodfellas" per i veri cinefili) è uno dei film più iconici di Martin Scorsese, uscito nel 1990, che ancora oggi viene celebrato come uno dei migliori gangster movie di sempre. Tratto dal libro "Wiseguy" di Nicholas Pileggi, il film racconta la vita reale di Henry Hill, un ragazzo di origini italo-irlandesi cresciuto nel cuore della New York degli anni '50, che sogna di entrare nel mondo della criminalità organizzata e diventare un "bravo ragazzo" del quartiere.
Con un cast stellare formato da Ray Liotta, Robert De Niro, Joe Pesci, Lorraine Bracco e Paul Sorvino, il film esplora amicizie, tradimenti, violenza e il fascino seducente della vita mafiosa.
Scorsese non si limita a raccontare una storia di crimine, ma dipinge un affresco realistico della vita dei gangster, con un ritmo incalzante, dialoghi brillanti e una colonna sonora memorabile che accompagna ogni scena, rendendo lo spettatore parte integrante della storia. Non sorprende che "Goodfellas" sia considerato un capolavoro del cinema moderno, spesso citato come punto di riferimento per film e serie televisive sul mondo della mafia.
Le riprese di "Quei bravi ragazzi" hanno privilegiato la totale autenticità, utilizzando location reali di New York e New Jersey. Scorsese ha scelto di girare nelle strade, nei diner e nei bar che Henry Hill e i suoi compari avrebbero effettivamente frequentato, creando un’atmosfera tangibile e immersiva.
Tra le location principali spiccano i quartieri di Brooklyn, Queens e Manhattan, che diventano veri protagonisti insieme agli attori. Ad esempio, il Clinton Diner a Maspeth, Queens, è stato scelto per alcune scene in cui i protagonisti discutono affari e si incontrano con membri della mafia.
Altre scene memorabili sono state girate al The Oriental Manor a Brooklyn, dove si svolge il matrimonio di Henry e Karen, e in diverse strade di Williamsburg, che mostrano la vita quotidiana nei quartieri italo-americani dell’epoca.
Scorsese ha anche girato alcune scene in locali e club che oggi sono diventati meta di appassionati di cinema, come il vecchio Copacabana, immortalato nelle feste e nei momenti più spensierati del film.
L’uso di location reali non solo aumenta la credibilità della storia, ma crea anche un contrasto straordinario tra la vita apparentemente normale dei quartieri newyorkesi e l’universo criminale violento e imprevedibile che si sviluppa all’interno di essi.
La trama segue Henry Hill sin dall’adolescenza, quando rimane affascinato dalla vita dei gangster locali. Crescendo, Henry diventa un membro fidato della famiglia di Paulie Cicero (Paul Sorvino) e stringe legami forti con Jimmy Conway (Robert De Niro) e Tommy DeVito (Joe Pesci), due figure chiave della criminalità organizzata.
La storia descrive come Henry salga nei ranghi della mafia grazie a rapine, traffico di droga e attività illecite, mentre cerca di conciliare la vita da marito con Karen (Lorraine Bracco) e il sogno di una vita di lusso e potere.
Il film mette in evidenza le dinamiche interne della mafia, il senso di lealtà, ma anche la paranoia e la violenza che dominano le relazioni tra i membri. Le scene di rapine e conflitti mostrano come la vita criminale, pur affascinante, sia anche pericolosa e imprevedibile. Henry si trova spesso a fronteggiare scelte morali difficili, mentre Tommy, impulsivo e violento, crea tensioni che minacciano di far crollare l’intero sistema mafioso.
Il finale di "Quei bravi ragazzi" rappresenta una svolta drammatica e realistica rispetto alla vita da gangster che Henry ha vissuto fino a quel momento. Dopo essere stato arrestato per traffico di droga, Henry viene abbandonato dai suoi amici più fidati, che temono le conseguenze legali e non vogliono condividere il rischio.
La mafia, che fino a quel momento era stata la sua famiglia, lo considera un traditore per aver infranto le regole. Spinto dalla necessità di proteggere se stesso e la propria famiglia, Henry decide di collaborare con l’FBI, diventando un informatore.
Questo atto lo condanna a una nuova vita: quella di un uomo protetto, nascosto e anonimo, lontano dai fasti e dal potere che aveva conosciuto. La scena finale, in cui Henry entra in un garage mentre la porta si chiude dietro di lui, simboleggia la fine della sua libertà e il passaggio da un mondo di avventure e adrenalina a una vita di sicurezza e anonimato.
La chiusura del film è amara: Henry ottiene la salvezza, ma perde tutto ciò che rendeva la sua vita eccitante. La scelta di raccontare questa storia in modo realistico e non romanzato ha reso "Quei bravi ragazzi" un esempio di come il cinema possa mostrare la cruda realtà della criminalità organizzata senza eccessivi abbellimenti.
"Quei bravi ragazzi" è ricco di curiosità dietro le quinte. Joe Pesci ha vinto l’Oscar come Miglior Attore Non Protagonista per il suo ruolo di Tommy DeVito, ma il suo comportamento sul set era spesso imprevedibile, contribuendo all’intensità delle scene. Molte battute e momenti iconici, come il celebre "Funny how?", sono stati improvvisati, creando un realismo che il pubblico ha amato.
Il film è stato premiato anche con il Leone d’Oro a Venezia e ha ricevuto sei nomination agli Oscar, inclusa quella per il Miglior Film e Miglior Regia.
"Goodfellas" è disponibile in streaming su Netflix, Amazon Prime Video e RaiPlay, oltre a piattaforme come Google Play e iTunes per acquisto o noleggio.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *