22 Sep, 2025 - 17:17

Qual è il finale di "Ice-Road la vendetta", su Prime Video

Qual è il finale di "Ice-Road la vendetta", su Prime Video

Liam Neeson ormai è il re consolidato del cinema d'azione. L'attore, un tempo acclamato per ruoli drammatici e performance da Oscar, si è reinventato come eroe della classe operaia, un uomo comune spinto a compiere gesti straordinari.

In Ice Road: La vendetta, sequel del thriller del 2021, spoglia il suo protagonista, Mike McCann, del gelido e familiare paesaggio canadese per immergerlo in un contesto tanto maestoso quanto letale: le vette del Nepal.

Il film, diretto ancora una volta da Jonathan Hensleigh, trasforma quella che doveva essere una personale e intima missione di commiato (spargere le ceneri del fratello sull'Everest) in una violenta lotta contro l'avidità e la corruzione. Questa esperienza metterà alla prova non solo le abilità di sopravvivenza di Mike, ma anche la sua capacità di superare il lutto.

Ecco il trailer grazie a MovieDigger:

Come finisce Ice Road, la Vendetta? SPOILER

Mike è un fratello consumato dal "senso di colpa del sopravvissuto" per la morte del fratello Gurty, avvenuta nel primo capitolo.

Questo tormento interiore si manifesta in un'inconscia pulsione autodistruttiva, che lo spinge a cercare il pericolo in arrampicate solitarie e spericolate. È un uomo alla deriva, che rifiuta un aiuto psicologico e non riesce a trovare pace.

La svolta arriva dal passato: il testamento di Gurty. Suo fratello, un veterano e un avventuriero, aveva espresso un ultimo desiderio: che le sue ceneri fossero sparse sulla vetta più alta del mondo, il Monte Everest.

Questo imperativo morale spinge Mike a intraprendere un viaggio catartico verso Kathmandu. Non è più una fuga dalla vita, ma una missione per onorare quella del fratello. Tuttavia, il destino ha in serbo per lui un percorso ben più tortuoso.

Il suo viaggio personale si intreccia quasi subito con le tensioni che covano nel remoto villaggio di Kodari, al confine con il Tibet. Qui, la narrazione introduce il suo antagonista archetipico: Rudra Yash, un capitalista spregiudicato che incarna la minaccia dello sfruttamento globale.

Il suo piano è costruire un'imponente diga idroelettrica, un progetto che promette progresso e lavoro, ma che in realtà nasconde l'intento di espropriare le terre degli abitanti, distruggere il loro ecosistema e asservirli a interessi industriali stranieri.

Il principale ostacolo al piano di Rudra è la famiglia Rai, leader storici e rispettati del villaggio. Guidati dal saggio patriarca Raj e poi dal figlio Ganesh, i Rai si oppongono fermamente alla cessione delle terre, diventando il simbolo della resistenza locale. La risposta di Rudra è spietata: orchestra un finto incidente per eliminare Raj e mette una taglia sulla testa di Ganesh e di suo figlio, il giovane Vijay.

È a questo punto che il percorso di Mike intercetta la crisi. Durante un viaggio in autobus verso il campo base dell'Everest, si ritrova a dover proteggere Vijay, braccato dai sicari di Rudra.

L'intervento di Mike non è dettato da un calcolo, ma da un istinto protettivo, lo stesso che definisce l'archetipo dell'eroe Neesoniano. Non può voltarsi dall'altra parte di fronte a un'ingiustizia.

Insieme a un improbabile gruppo di alleati, la sua guida Dhani, un eccentrico autista australiano di nome Spike e un professore americano per i diritti umani, Mike si ritrova a capo di una missione non richiesta: salvare il ragazzo e proteggere un'intera comunità dalla tirannia.

In cosa consiste il culmine del film?

Il culmine del film è una disperata fuga attraverso i sentieri impervi dell'Himalaya. La lotta per la sopravvivenza diventa uno scontro diretto, dove l'astuzia e la forza bruta hanno la meglio. In un atto di sacrificio estremo, Ganesh, il padre di Vijay, si immola per permettere al figlio e a Mike di fuggire, azionando una vecchia gru per consentire loro di attraversare un fiume impetuoso prima di essere ucciso da Rudra.

Durante lo scontro finale, Mike, l'uomo dei trasporti pesanti, usa il suo autobus come un'arma, una bestia d'acciaio con cui sperona e spinge l'auto di Rudra giù da un precipizio. È la vittoria del lavoro manuale e della tenacia sulla moderna e spietata avidità. Con la morte dell'antagonista, la minaccia sul villaggio di Kodari è sventata e Vijay può assumere il suo ruolo di nuovo leader.

Mike resterà in Nepal o no?

Ma la vera risoluzione è quella interiore. Compiuta la missione, Mike può finalmente dedicarsi al motivo del suo viaggio. Raggiunge il campo base dell'Everest e disperde le ceneri di Gurty.

In un momento toccante, ricorda come, durante uno scontro, avesse istintivamente usato l'urna del fratello come arma improvvisata, sentendo quasi la sua presenza al suo fianco. Questo atto, unito al compimento del suo ultimo desiderio, permette a Mike di elaborare finalmente il lutto. 

 All'aeroporto di Kathmandu, pronto a tornare a una vita che non ha più nulla da offrirgli negli Stati Uniti, Mike si ferma davanti a un negozio di attrezzatura da montagna. Un fascio di corde da arrampicata cattura la sua attenzione, evocando i ricordi del fratello e la sua filosofia di vita: cogliere l'attimo, godersi il presente.

In quel momento, Mike comprende di non avere più nulla da cui fuggire. Ha onorato il passato e protetto il futuro di un'intera comunità. Tornare indietro significherebbe tornare a un'esistenza vuota.

Il Nepal, con la sua bellezza selvaggia e la possibilità di un legame nascente con la guida Dhani, rappresenta una nuova pagina. Abbandona l'aeroporto, fa una telefonata e sceglie di restare.

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