23 Sep, 2025 - 12:18

Droni su Copenhagen e Oslo di chi sono: aeroporti riaperti dopo l’allarme

Droni su Copenhagen e Oslo di chi sono: aeroporti riaperti dopo l’allarme

Il cielo della Scandinavia è stato scosso da una nuova ondata di allarme. Il 22 settembre 2025, droni hanno costretto alla chiusura temporanea gli aeroporti di Copenhagen e Oslo, bloccando migliaia di passeggeri e accendendo nuovi interrogativi sulla sicurezza europea. Le autorità danesi parlano di un “attore capace”, mentre cresce il sospetto di una regia esterna in un contesto già teso per le ripetute violazioni dello spazio aereo Nato.

L’episodio a Copenhagen

Cresce la tensione in Europa. Il 22 settembre 2025 la Danimarca ha riferito l'avvistamento di due o tre droni di grandi dimensioni all'aeroporto di Copenhagen. In seguito, l'aeroporto della capitale danese è stato chiuso alle 20:30 per quattro ore. I voli pianificati sono stati dirottati verso altri scali e sono state segnalate circa 100 cancellazioni. Secondo le autorità danesi, circa 20mila passeggeri sono stati coinvolti.

Il primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha descritto l'episodio come "l'attacco più grave alle infrastrutture critiche danesi fino ad oggi". Alla domanda dell'agenzia danese DR se l'incidente potesse essere collegato alla Russia, ha risposto:

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In ogni caso, non posso escludere in alcun modo che si tratti della Russia. Abbiamo visto droni volare sopra la Polonia, anche se non avrebbero dovuto esserci. Abbiamo assistito ad attività in Romania. Abbiamo assistito a violazioni dello spazio aereo estone. Abbiamo assistito ad attacchi hacker contro aeroporti europei nel fine settimana.Ora, ci sono stati droni in Danimarca e, a quanto pare, anche a Oslo e in Norvegia. Pertanto, posso solo dire che, a mio avviso, si tratta di un grave attacco alle infrastrutture critiche danesi.

Le indagini della polizia di Copenhagen

La polizia della capitale danese ritiene che i droni osservati sull'aeroporto di Copenhagen siano probabilmente opera di un "attore capace".

“Il modo in cui operano i droni, le loro dimensioni e il tempo trascorso sopra l'obiettivo ci hanno portato a concludere che probabilmente dietro l'uso dei droni c'è un attore capace”, ha affermato l'ispettore capo della polizia di Copenhagen, Jens Jespersen, durante una conferenza stampa del 23 settembre.

Ha aggiunto che l'autore è un “attore che ha gli strumenti per mettersi in mostra”. Jespersen ha risposto anche ad una domanda che molti hanno in mente. Secondo l'ispettore capo danese, non ci sono state indicazioni di situazioni pericolose o di un intento di ferire le persone.

Resta però sconosciuto chi abbia fatto volare i droni, che tipo di velivoli fossero e dove siano scomparsi dopo l’avvistamento.

L’episodio a Oslo

Un episodio simile è stato registrato anche all'aeroporto di Oslo. Lo scalo norvegese è stato chiuso in seguito all'avvistamento di due droni e, al momento, non è chiara la possibile correlazione tra i due incidenti.

All’aeroporto di Copenhagen sono previsti ritardi in partenza e in arrivo anche nella giornata del 23 settembre. Gli aeroporti di Copenaghen-Kastrup e Oslo-Gardermoen sono tra i più grandi scali della Scandinavia, e le conseguenze sul traffico aereo proseguono.

Il contesto europeo

La tensione è già alta nei paesi membri della Nato. Il mese di settembre è segnato da diverse violazioni dello spazio aereo. Prima la Polonia ha rilevato un’incursione di droni russi, successivamente la Romania e, più di recente, l'Estonia hanno denunciato episodi simili. Per diversi analisti, anche il recente cyberattacco che ha colpito vari aeroporti europei fa parte di un clima di crescenti tensioni.

Gli avvistamenti di droni su Copenhagen e Oslo si inseriscono in un quadro di crescente tensione in Europa. I recenti episodi alimentano le paure di nuove provocazioni ai confini dell’Alleanza Atlantica.

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