Cambia il quadro dei bonus sociali dal 2026. È la prima volta che l’ARERA amplia gli aiuti per le famiglie a basso reddito. Arrivano più sconti in bolletta per luce, gas e acqua, ma anche per i rifiuti. Sì, la TARI entra ufficialmente nel circuito dell’ammortamento in bolletta.
A partire dal 1° gennaio 2026 non saranno più tre, ma quattro i bonus sociali attivi a livello nazionale. Numerose domande hanno sollevato il problema della cumulabilità delle quattro misure. In molti si chiedono: “Chi potrà ottenere il bonus rifiuti nel 2026?”. Se a questo si aggiungono i requisiti reddituali, si comprende che alcuni vedranno sfumare gli incentivi.
Per ridare fiato alle famiglie, il governo italiano sta continuando a mantenere l’impegno di calmierare le bollette anche attraverso l’introduzione del bonus sociale rifiuti, un’agevolazione che consentirà di ottenere uno sconto del 25% sulla TARI o sulla tariffa corrispettiva dovuta.
La misura è stata formalizzata con la delibera ARERA 355/2025/R/rif, che definisce le modalità operative e individua i beneficiari.
Il recente sostegno per la riduzione della bolletta dei rifiuti segue la stessa logica dei bonus luce, gas e acqua. Nonostante i vantaggi che questi tagli offrono alle famiglie, rimangono molti dubbi sulla cumulabilità delle misure.
È importante sottolineare che il diritto allo sconto viene riconosciuto in base all’ISEE e che il beneficio dura dodici mesi, rinnovabili con la presentazione di una nuova dichiarazione DSU e con un ISEE in corso di validità.
Per quanto riguarda il bonus TARI, ne avranno diritto i nuclei con un ISEE fino a 9.530 euro, oppure fino a 20.000 euro nel caso di famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.
Per il bonus elettrico, lo sconto varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare: con una o due persone si risparmiano poco meno di 14 euro al mese; con tre o quattro persone si sale a circa 18 euro; mentre con più di quattro componenti il taglio in bolletta arriva a circa 20 euro mensili.
Il bonus gas è più articolato: cambia ogni trimestre e l’importo cresce nei mesi freddi. Contano anche l’uso che si fa del gas (solo cucina e acqua calda oppure anche riscaldamento) e la zona climatica in cui si trova l’abitazione. Una famiglia piccola che utilizza il gas solo per cucinare riceve un contributo modesto, mentre un nucleo numeroso che lo impiega anche per il riscaldamento ottiene importi più consistenti.
Infine, il bonus idrico non prevede una somma fissa, ma uno sconto proporzionato ai consumi. Ogni persona del nucleo ha diritto a 50 litri gratuiti al giorno, coprendo quindi le esigenze minime. Lo sconto si applica alle tariffe dell’acquedotto, della fognatura e della depurazione, e varia in base al gestore locale.
Tutti questi criteri reddituali sono fissati dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA).
Riceviamo molte richieste sui bonus sociali luce, gas, acqua e TARI. Una delle più frequenti è: “Serve fare domanda per il bonus sociale rifiuti?”.
La risposta è no: sarà sufficiente presentare l’ISEE aggiornato, senza compilare moduli o inoltrare richieste al Comune.
Sì, assolutamente. Le quattro misure sono cumulabili tra loro: se si soddisfano tutti i requisiti previsti per l’accesso a ciascun bonus, chi ne ha diritto potrà beneficiare contemporaneamente di tutti gli sconti in bolletta.
Il nuovo bonus rifiuti non è soltanto un aiuto economico per le famiglie, ma rappresenta un passo avanti importante nella distribuzione dei servizi pubblici essenziali. Riconosce infatti la gestione dei rifiuti come un servizio pubblico, al pari di acqua, luce e gas, diventando così un elemento che completa il sistema di sostegno sociale italiano.
Con questa novità, il sistema dei bonus sociali italiani si arricchisce e, dal 2026, supporterà concretamente circa 4 milioni di famiglie.