Dopo il boom di "Into the Spider-Verse" e l’onda lunga di "Across the Spider-Verse", poteva mai mancare "Beyond the Spider-Verse"? A quanto pare sì, visto il tempo biblico che sta servendo per arrivare al capitolo finale della trilogia. Aspettare un nuovo film del multiverso animato di "Spider-Man" è ormai diventata una maratona di pazienza degna di supereroi.
E ogni volta che sembrava arrivato il momento, ecco l’ennesimo spostamento. Stavolta, però, la notizia porta un sorriso: Sony ha anticipato l’uscita di una settimana, fissando la data al 18 giugno 2027. Non è la svolta epocale che cambia la vita, ma è pur sempre una piccola vittoria per chi sogna di rivedere Miles Morales sul grande schermo.
Allora, facciamo ordine tra rinvii, novità e indiscrezioni bollenti su "Spider-Man: Beyond the Spider-Verse".
La storia delle date d’uscita di "Beyond the Spider-Verse" sembra un gioco di rimandi da scuola: prima previsto addirittura per marzo 2024, poi slittato a fine giugno 2027, e ora anticipato al 18 giugno dello stesso anno. Nel frattempo i fan hanno imparato a diffidare delle promesse troppo ottimistiche.
La verità è che Sony e i creatori Phil Lord e Christopher Miller hanno scelto la via del perfezionismo: meglio rallentare la corsa che consegnare un film incompleto (il buonsenso ha colpito - pare). E chi ha visto anche solo pochi secondi delle anteprime al CinemaCon sa che l’attesa ha senso. Insomma, il terzo film promette di alzare ulteriormente l’asticella.
Durante la presentazione di aprile, infatti, sono state mostrate alcune immagini inedite: Miles Morales alle prese con la sua versione oscura, Gwen Stacy in assetto da battaglia e un multiverso ancora più psichedelico e spezzato rispetto al capitolo precedente. Il fatto che esca in una settimana speciale - della Festa del Papà e del Juneteenth - è chiaramente una scelta studiata al millimetro per massimizzare incassi e impatto culturale.
Se c’è una cosa che ha reso unico lo "Spider-Verse" animato, è la sua squadra creativa. Dietro la macchina da presa tornano Bob Persichetti e Justin K. Thompson, con Phil Lord, Christopher Miller e David Callaham alla sceneggiatura. Un dream team che ha già dimostrato di saper ribaltare le regole del cinema d’animazione.
Persichetti, parlando al CinemaCon, ha sottolineato che questa volta vedremo un mix ancora più audace di stili visivi, mentre Lord ha ribadito l’obiettivo di "rompere di nuovo i confini dell’animazione". In altre parole: non aspettatevi un more of the same, ma un vero e proprio salto creativo.
Il cast di voci non è da meno. Torna Shameik Moore come Miles, Hailee Steinfeld come Gwen, e rientra Daniel Kaluuya nei panni di Hobie Brown alias Spider-Punk, direttamente da "Across the Spider-Verse" - anzi le indiscrezioni parlano persino di uno spin-off dedicato proprio a lui. Confermato anche Marvin Jones III come voce di Tombstone, sia nell’animazione che in versione live-action nel prossimo "Spider-Man: Brand New Day".
La sinergia tra universi narrativi non è mai stata così alta, e Sony sembra puntare a creare un ecosistema narrativo interconnesso dove ogni personaggio può brillare.
"Across the Spider-Verse" ci ha lasciati col fiato sospeso: Miles Morales bloccato in una realtà alternativa, faccia a faccia con la sua versione malvagia. "Beyond the Spider-Verse" riparte proprio da lì, senza un attimo di respiro.
I registi hanno anticipato che gli amici di Miles e Gwen potrebbero non bastare a risolvere la nuova crisi, e che il protagonista dovrà affrontare scelte impossibili. Una delle battute mostrate al CinemaCon - "Non puoi chiedermi… di non salvare mio padre" - fa intuire che al centro del conflitto ci sarà ancora una volta il dilemma tra destino e libero arbitrio.
Il bello della saga è che ogni capitolo ha spinto più in là la creatività visiva e narrativa. Dal design innovativo del 2018, all’esplosione di universi e stili del 2023, ora si punta a una fusione ancora più estrema di linguaggi artistici. La sensazione è che "Beyond the Spider-Verse" non voglia solo chiudere una trilogia, ma ridefinire ancora una volta cosa può essere il cinema d’animazione.
Non è un caso che i due film precedenti abbiano incassato rispettivamente 393 e 690 milioni di dollari nel mondo, oltre a un Oscar e decine di riconoscimenti. Stavolta, le aspettative sono alle stelle - e pure la pazienza... finché dura.