La realtà è cruda: quel Cambiaso che fino allo scorso inverno faceva sognare gli occhi dei tifosi e persino degli scout del Manchester City sembra oggi un giocatore lontano anni luce da quel livello. La partita contro il Villarreal in Champions League ne è stata l’ennesima, amara testimonianza.
Fino alle voci di mercato di gennaio dello scorso anno, Cambiaso era impeccabile. Le sue prestazioni erano un modello di equilibrio tra precisione tecnica e intelligenza tattica. Ogni accelerazione, ogni inserimento era quasi chirurgico, una gioia per chi ama il calcio moderno. Poi qualcosa si è rotto.
Da quel momento, il suo percorso è diventato un susseguirsi di pasticci. Non parliamo solo di qualche infortunio – purtroppo capitato – ma di una superficialità preoccupante nelle giocate. Passaggi sbagliati, scelte frettolose e una gestione della palla che fino a poco tempo fa era da manuale: tutto è diventato improvvisazione e disattenzione.
L’ultima uscita in Champions League ha confermato il trend negativo. Cambiaso ha faticato a trovare i tempi giusti, ha perso duelli fondamentali e ha mostrato la sua fragilità mentale sotto pressione. Non è un problema fisico: è un calo tecnico e tattico evidente, che mette in discussione qualsiasi prospettiva di salto in un top club come il Manchester City.
Se prima si parlava di Premier League e di grandi palcoscenici, oggi la cruda realtà suggerisce una strada più concreta: la Juve Next Gen. Lì potrebbe ritrovare continuità, correggere gli errori, e magari tornare a esprimere quel talento che tutti ricordano. Per ora, però, il passo avanti sembra un’illusione, e il rischio di bruciare definitivamente il proprio potenziale è più concreto che mai.