Adrien Rabiot è approdato a Torino nell’estate del 2019, dopo la scadenza del contratto con il Paris Saint-Germain. Accolto inizialmente con curiosità e qualche dubbio, il centrocampista francese si è presto ritagliato un ruolo sempre più centrale, diventando titolare fisso e punto di equilibrio del centrocampo bianconero.
La sua eredità alla Juventus è quella di un giocatore solido e affidabile, capace di crescere stagione dopo stagione fino a diventare leader tecnico e carismatico.
Alla vigilia di Juventus-Milan, la sua prima sfida da ex, è naturale soffermarsi su quali e quanti trofei abbia conquistato in maglia bianconera.
Scudetto 2019/20: al termine della sua prima stagione in Italia, ha celebrato la vittoria del campionato, l’ultimo della lunga serie di successi consecutivi della Juventus sotto la direzioen di Maurizio Sarri.
Coppa Italia 2020/21: con Andrea Pirlo in panchina, ha contribuito al trionfo in Coppa Italia, confermandosi uno dei punti fermi del centrocampo.
Supercoppa Italiana 2021: nel gennaio 2021 ha arricchito il suo palmarès con la vittoria contro il Napoli.
Coppa Italia 2023/24: l’ultimo sigillo in bianconero è arrivato battendo l’Atalanta in finale. L'allenatore che lo ha guidato lui e i suoi compagni al trionfo? Massimiliano Allegri.
In totale, l’esperienza juventina di Rabiot conta 4 trofei:
1 Scudetto
2 Coppe Italia
1 Supercoppa Italiana
Con la maglia bianconera ha collezionato 212 presenze ufficiali tra Serie A, Coppa Italia, Champions League ed Europa League, mettendo a segno 22 gol. Sempre disponibile e raramente frenato da infortuni, è stato una presenza costante nei big match, spesso decisivo anche con reti pesanti.
Rabiot entra così di diritto tra i calciatori che hanno lasciato un segno alla Juventus, distinguendosi sotto la guida di tre allenatori diversi: Sarri, Pirlo e Allegri. Un traguardo che testimonia la sua importanza.
Al termine della stagione 2023/24, le strade tra la Juventus e Rabiot si sono divise. Rimasto svincolato, dopo qualche settimana ha scelto il Marsiglia, tornando a giocare in Ligue 1.
Dopo un solo anno, è arrivato nuovamente il richiamo della Serie A, ma questa volta con una novità: vestire il rossonero del Milan, ancora sotto la guida di Massimiliano Allegri. Un innesto che ha portato in dote esperienza, duttilità e mentalità vincente, qualità maturate in anni ai massimi livelli.