Da più di un anno i familiari di Svetlana Moisei, conosciuta anche con il soprannome di "Lucia" o "Luminița", vivono nell'angoscia di non sapere che fine abbia fatto la donna, scomparsa da Ostia Antica - dove viveva in una baracca - nel luglio 2024.
"Non abbiamo più sue notizie - racconta la figlia Olga a Tag24 - Ne abbiamo denunciato la scomparsa, mettendoci in contatto con la polizia, l'ambasciata, i centri antiviolenza, ma nessuno sembra sapere nulla. Chiediamo solo la verità".
Svetlana è nata in Moldavia nel marzo 1966. Nell'inverno 2006 è arrivata in Italia con l'obiettivo di trovare lavoro e costruirsi un futuro migliore. "All'inizio viveva senza documenti - racconta la figlia - poi ha ottenuto il permesso di soggiorno".
"Io e miei fratelli parlavamo con lei ogni due o tre giorni, ogni volta per almeno dieci o quindici minuti", spiega Olga. Le cose sembravano andare bene. Ma, dopo aver perso più volte il lavoro, una decina di anni fa la donna non ha più potuto permettersi un affitto.
Insieme a un uomo che frequentava "si è costruita una baracca vicino a via Maspero, a Ostia Antica". I figli lo hanno saputo diverso tempo dopo. "Non ci ha mai detto dove viveva. Ci faceva credere di abitare in un appartamento".
"Nel 2018, quando siamo andati a trovarla, ci ha confessato la verità - racconta Olga - Aveva solo l'essenziale: elettricità, un letto, pochi vestiti e una cucina improvvisata". E aveva iniziato a bere parecchio.
"Diversi anni fa - prosegue la ragazza - mia madre viveva con un uomo di nome Florin, che faceva uso di droghe e si guadagnava da vivere facendo rapine. A un certo punto, lui iniziò a picchiarla".
"Provò addirittura a darle fuoco e infatti lei lo denunciò alla polizia, che lo arrestò. Mentre era in prigione, mia madre iniziò poi a convivere con un certo Vasile. Ci diceva che l'avrebbe protetta, che si sarebbe preso cura di lei".
"Quando Florin uscì di prigione e venne a conoscenza della cosa, tra i due scoppiò una rissa molto violenta. Florin alla fine se ne andò, dicendo che sarebbe tornato a prenderla. Poi anche Vasile iniziò ad essere violento nei suoi confronti".
Nel maggio 2024, la svolta. "Vasile la picchiò al punto che lei non riusciva nemmeno più ad aprire gli occhi o sedersi. Un vicino chiamò la polizia e anche lui fu fermato". Svetlana, a quel punto, avrebbe fatto sapere ai familiari di voler tornare a casa.
Della donna, però, si sono perse improvvisamente le tracce. "Il 7 luglio 2024 l'abbiamo sentita per l'ultima volta al telefono, poi non ha più risposto e non si è più mostrata online". La sorella, che vive a Verona, ne ha quindi denunciato la scomparsa alle autorità.
"Non abbiamo più avuto sue notizie - racconta Olga - La polizia ci ha riferito che verso metà luglio la sua baracca sarebbe andata a fuoco e che poi nostra madre sarebbe stata vista in giro. Ma nessuna delle persone con cui siamo riusciti a metterci in contatto l'ha più avvistata".
Svetlana è alta circa 1,60 metri, ha la carnagione chiara, capelli biondi tinti e occhi marroni. Ha un tatuaggio con la scritta "Florin" dentro a un cuore e una grande cicatrice da ustione sul braccio. Quando è nervosa balbetta.
"La nostra paura è che possa esserle accaduto qualcosa - conclude la figlia - Chiediamo quindi a chiunque dovesse avere sue notizie di contattare il 112 o sua sorella al numero +39 3248474053".