Mario Biondo aveva 30 anni quando fu ritrovato senza vita a Madrid, nell'appartamento che condivideva con la moglie, la presentatrice televisiva Raquel Sánchez Silva. Era il 12 maggio 2013.
La sua morte venne subito archiviata dalle autorità come suicidio, ma la famiglia non ha mai creduto a questa ipotesi, sostenendo che in realtà il giovane sia stato ucciso.
La vicenda ha avuto un notevole risalto mediatico: nel 2023 Netflix ha dedicato al caso una docu-serie, "Le ultime ore di Mario Biondo".
Nato il 18 luglio 1982 a Palermo, Mario Biondo, di professione cameraman, viveva a Madrid insieme alla moglie, Raquel Sánchez Silva.
I due si erano conosciuti nel 2011 durante il programma tv "Supervivientes", la versione spagnola dell'Isola dei Famosi, in cui entrambi lavoravano in Honduras: lei come inviata, lui come operatore.
La loro storia d'amore culminò nel matrimonio l'anno successivo: si sposarono il 22 giugno 2012 a Taormina.
A maggio del 2013 Mario Biondo venne trovato morto nella loro casa a Calle Magdalena, mentre la presentatrice si trovava a Plasencia, in Estremadura, per visitare un parente.
Mario fu trovato impiccato a una libreria, con una pashmina stretta intorno al collo.
Una prima autopsia, svolta in Spagna, stabilì che il 30enne si era suicidato. Una delle ipotesi è che fosse morto al culmine di una pratica autoerotica.
La famiglia ha sempre contestato questa tesi, evidenziando alcune incongruenze, come la posizione del corpo e un livido sospetto sul capo.
Una seconda e terza autopsia, svolte in Italia, confermarono il suicidio. I genitori non si sono mai arresi, continuando a chiedere giustizia per il figlio.
La vedova Raquel Sánchez Silva, intanto, si è rifatta una vita: dal 2014 è legata al produttore audiovisivo Matías Dumont, dal quale ha avuto due gemelli nel 2015.
Secondo Santina D'Alessandro e il marito Giuseppe Biondo, quello del figlio sarebbe stato un suicidio simulato. Hanno sempre sostenuto che non avesse alcun motivo per togliersi la vita.
Nel 2022 il Gip del Tribunale di Palermo, Nicola Aniello, ha deciso di archiviare l'inchiesta voluta dai genitori del giovane per decorrenza dei termini. Tuttavia, non ha escluso che Mario fosse stato ucciso.
Secondo il giudice, alcuni elementi probatori, infatti, farebbero pensare a una messinscena per coprire l'omicidio.
A distanza di 12 anni, a ottobre 2025 un Tribunale di Madrid ha riconosciuto, per la prima volta, che la morte di Mario potrebbe non essere stata un suicidio. Avallando, quindi, la tesi del Tribunale di Palermo.