Archiviato il voto in Calabria, si apre la settimana decisiva che porterà al voto la Toscana, domenica 12 e lunedì 13 ottobre. A contendersi la guida della Regione saranno il presidente uscente Eugenio Giani, sostenuto dal centrosinistra, e Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra e attuale sindaco di Pistoia.
Il terzo appuntamento di questa lunga maratona elettorale autunnale è quello che, almeno nelle intenzioni del cosiddetto campo largo, dovrebbe segnare un’inversione di tendenza rispetto ai risultati ottenuti finora nelle Marche e in Calabria, dove il centrodestra ha prevalso di misura sui candidati progressisti.
Dal Partito Democratico trapela ottimismo: dalla Toscana, si mormora, potrebbe partire una rimonta in grado di archiviare le sconfitte subite finora e di rilanciare il progetto dell’opposizione, non solo in vista delle prossimi appuntamenti elettorali regionali.
Per il voto in Toscana, il campo largo può contare sulla candidatura rassicurante di Eugenio Giani.
Presidente uscente e figura già apprezzata, Giani incarna un profilo moderato, vicino all’area centrista e riformista, capace di intercettare quell’elettorato moderato e disilluso che, a ogni analisi post-sconfitta del centrosinistra, viene indicato come quello difficile da riconquistare, soprattutto perché decisivo.
Il presidente uscente è d’altronde riuscito a far convergere attorno alla sua figura i consensi di Movimento 5 Stelle – all’opposizione durante il suo primo mandato – dell’Alleanza Verdi e Sinistra e di Casa Riformista, il nuovo contenitore civico-centrista promosso da Matteo Renzi.
“Sento la responsabilità di vincere”, ha dichiarato oggi Giani, alludendo chiaramente alla necessità di una rimonta per il campo largo. “Un successo in Toscana – ha aggiunto – servirà a lanciare un messaggio chiaro a livello nazionale: il centrosinistra non è bravo soltanto a fare opposizione, ma può essere una forza di governo migliore del centrodestra”.
Per tentare di espugnare la Toscana, regione storicamente governata dal centrosinistra, il centrodestra ha scelto anch’esso una figura rassicurante e moderata: Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, forte di un ampio consenso personale costruito sul territorio.
In quest’ultima settimana di campagna elettorale, Tomasi potrà contare sul sostegno compatto dei leader nazionali della coalizione e di numerosi sottosegretari e ministri.
Ieri il ministro Gilberto Pichetto Fratin è entrato nel vivo del dibattito su rigassificatore e aeroporto, temi particolarmente sensibili per la regione.
Oggi sarà la volta di Matteo Salvini, atteso alle 18 a Palazzo Pancaldi di Livorno per un incontro con i ministri leghisti, mentre Antonio Tajani riunirà deputati e il ministro Zangrillo al Grand Hotel Palazzo. A Firenze, invece, è prevista la presenza della ministra Anna Maria Bernini.
Il comizio conclusivo della campagna, con Giorgia Meloni e i vertici del centrodestra, si terrà venerdì, a suggello di una settimana cruciale per tentare la spallata al governo regionale uscente.
C’è però un’incognita che pesa sugli umori della coalizione di centrodestra: Roberto Vannacci.
Nelle ultime ore il vicesegretario leghista è stato protagonista di un acceso botta e risposta, dal quale il candidato presidente ha subito preso le distanze.
Vannacci – che ha avuto un ruolo centrale nella compilazione delle liste elettorali della Lega, suscitando non poche tensioni interne al Carroccio toscano – ha postato la foto di una piazza, Piazza della Passera, scrivendo: “Oggi il comizio lo faccio qua. Qua sicuramente l’assessore Alessandra Nardini e il sindaco Linda Vanni non vengono”, attaccando le due esponenti del PD che il giorno precedente gli avevano consigliato un ripasso della Carta costituzionale. Il commento è stato immediatamente bollato come sessista.
“Non l’ho letto, non leggo i post di nessuno, nemmeno di Vannacci: ma se è così, non lo condivido, radicalmente”, ha dichiarato Tomasi, prendendo le distanze dall’alleato.
La risposta di Vannacci non si è fatta attendere: “Anch’io ho un po’ di imbarazzo a giustificare Tomasi quando patrocina il Gay Pride a Pistoia”.