14 Oct, 2025 - 10:12

Due stelle per sempre: l’Inter fra magia e sofferenza

In collaborazione con
Sabino Del Latte
Due stelle per sempre: l’Inter fra magia e sofferenza

Per chi come me è nato interista nel sangue, lo scudetto della stagione 2023/2024, quello della seconda stella, ha un sapore speciale per diverse ragioni. La “Beneamata” rappresenta da sempre una delle mie più grandi passioni, quelle che condividi con gli amici.

Esperienze di vita

Uno di questi, un fratello maggiore per me, un padre, un confidente, è purtroppo venuto a mancare pochi giorni dopo il 22 aprile 2023, data della partita Milan-Inter 1-2 che ci consegnò aritmeticamente il titolo. Dal momento della scoperta della malattia, circa nove mesi prima, un desiderio ebbe quel mio amico: vedere l’Inter vincere lo scudetto della seconda stella. Ebbene, io non sono un credente a tutti gli effetti, ma è come se da lassù qualcuno avesse aspettato che l’ultimo desiderio del mio amico si avverasse per poi portarselo via per sempre.

Quello scudetto, per quanto bellissimo, ha avuto per me un sapore agrodolce, perché ogni ricordo mi riconduce ad un secondo padre che avrei voluto mi accompagnasse per tutta la vita. Eppure, in ogni partita dell’Inter, io lo sento vicino a me, accanto a me perché certi legami non potranno mai rompersi.

“Come nelle favole”

C’è una canzone di Vasco Rossi che anima i pre-partita di San Siro, che accende i cuori e coccola i tifosi dell'Inter: «Ogni volta». Ma ce n'è un'altra che dipingerebbe perfettamente la magia 2023-24, un amore infinito, una frenetica e ossessiva ricerca dell'obiettivo, una simbiosi perfetta tra il bello e l'utile, «Come nelle favole», sì.

Come nelle favole perché una favola è stato il campionato che ha portato la squadra di Inzaghi a toccare le stelle, a prendersi un posto di diritto tra quelle già presenti, a brillare di luce propria fino a illuminare tutto e tutti. Lo scudetto numero 20, in fondo, questo è stato: un percorso senza ombre, senza deviazioni, senza esitazioni.

Uno scudetto storico arrivato nella notte più desiderata, nel derby contro il Milan, che neppure a farlo scrivere da Spielberg sarebbe venuto fuori un film così incredibilmente perfetto. L'Inter ha pianificato un sogno. Non è arrivato all'improvviso, il successo. Dov'è la magia, allora?

Magia è il modo, magia è il tempo, magia è il percorso, magia è la bellezza. Inzaghi e la società hanno iniziato la stagione dichiarando al mondo il loro obiettivo, vincere la Serie A, mettere in bacheca il titolo numero 20, cucire sulla maglia la seconda stella. E il tutto al netto di ogni scaramanzia che accompagna quotidianamente il mondo dello sport e del calcio. La finale di Istanbul in Champions League di pochi mesi prima, anche se persa, aveva aggiunto una dose di consapevolezza che è stata il trampolino per il trionfo in Italia. L'Inter ha dominato il campionato, dall'ottobre 2023 s'è piazzata in testa alla classifica e non l'ha più mollata, se non per un momento di fine gennaio quando però la Juventus era andata in vetta sì, ma con una partita in più disputata.

Tutto ciò, fra esperienza di vita e calcio giocato, è stato il 20° scudetto dell’Inter. Perché lo sport è palestra di vita e quei colori ti accompagneranno per tutta la vita. La passione è questa e sono sicuro che da lassù, assieme a me e tutti i fratelli nerazzurri nel mondo, continuerà a tifare la “Beneamata”.

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