20 Oct, 2025 - 13:40

Treviso, ragazza di 16 anni stordita con whisky e cola e violentata dal kebabbaro: tre indagati

Treviso, ragazza di 16 anni stordita con whisky e cola e violentata dal kebabbaro: tre indagati

L'ha prima fatta ubriacare offrendole alcolici, poi l'ha violentata nello scantinato del suo locale di kebab: la vittima è una ragazza di appena 16 anni. 

È successo in provincia di Treviso, dove ora tre uomini sono stati iscritti nel registro degli indagati: sono tutti di nazionalità pakistana. Uno di loro è il titolare del fast food.

Ragazza di 16 anni stordita con l'alcol e violentata dal kebabbaro

La studentessa 16enne ha vissuto un vero e proprio incubo lo scorso 1 aprile quando, dopo aver partecipato a un evento insieme ad alcuni compagni di scuola, si è fermata a mangiare in un locale della zona, specializzato in kebab.

La giovane avrebbe atteso nel fast food, già frequentato in precedenza, che il padre andasse a prenderla.

Secondo quanto riferito da La Tribuna di Treviso, il titolare 27enne, vedendola da sola, l'avrebbe invitata nel retro del locale, con la scusa di offrirle qualcosa da bere.

Quindi le avrebbe servito un drink a base di whisky e cola, che la giovane avrebbe bevuto a stomaco vuoto.

Dopo pochi minuti, mentre la 16enne era stordita e incapace di reagire, l'uomo l'avrebbe portata nello scantinato del locale, dove si è consumata la violenza sessuale.

Le indagini

Dopo gli abusi, il titolare ha lasciato la ragazza seduta su una sedia fuori dal locale, dove il padre l'ha trovata in stato confusionale, incapace di rispondere alle sue domande.

L'uomo, allarmato, ha quindi chiamato il 118. In ospedale è stata visitata dai medici, che hanno confermato la violenza.

Le indagini degli inquirenti, coordinate dal pubblico ministero Maria Giulia Rizzo, hanno portato all'emissione di tre avvisi di garanzia nelle settimane successive.

Le accuse 

Il titolare del fast food e un connazionale sono accusati di violenza sessuale aggravata, mentre una terza persona è accusata di favoreggiamento.

Secondo quanto emerso, quest'ultimo avrebbe tentato di depistare le indagini, affermando di aver visto entrare la giovane nel locale dopo l'orario di chiusura.

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