Inutile gridare al lupo al lupo, lanciare allarmi-fascismo ogni quarto d'ora, fare di tutto per sembrare alternativa: Elly Schlein è come Giorgia Meloni.
A sentenziarlo questa mattina è Marco Travaglio.
Il direttore del Fatto Quotidiano, nel suo consueto editoriale, ha avuto modo di sottolineare che sulle cose importanti, in Europa e in Italia, il Pd la pensa come il partito di Meloni.
Verba volant; i voti parlamentari, invece, rimangono sulla pietra.
Così, passano gli anni, cambiano (radicalmente) le linee politiche, ma il Pd rimane sempre il partito con le mani in pasta.
Travaglio oggi ha fatto l'equazione Schlein uguale Meloni a proposito di Chiara Appendino.
L'ex sindaca di Torino si è dimessa dal ruolo di vicepresidente del Movimento Cinque Stelle perché si batte per una maggiore autonomia dal Pd. E per Travaglio non ha affatto tutti i torti, anzi:
Capito? Elly fa merenda con Giorgia.
E insomma: per Travaglio, non è mai il caso di fidarsi del Partito Democratico. Anche adesso che Schlein e i suoi compañeros l'hanno reso una (brutta) copia del Movimento Cinque Stelle.
Per il direttore, Chiara Appendino ha ragione da vendere quando rivendica di stargli quanto più possibile lontano:
Ora: Chiara Appendino è l'ex sindaca di Torino condannata a un anno, cinque mesi e 23 giorni di reclusione per i fatti di piazza San Carlo del 2017.
Nel corso della proiezione sul maxischermo della finale Champions della Juve con il Real, un gruppo di rapinatori scatenò il panico. Ci furono 1700 feriti e 2 morti. Appendino è stata riconosciuta colpevole di disastro, omicidio e lesioni plurime, tutte colpose. I giudici motivarono la sentenza a suo carico per "una imperdonabile approssimazione e superficialità" nell'organizzazione dell'evento. Non perché avesse avuto a che fare con un Pd sporco, brutto e cattivo.
Ma tant'è:
conclude Travaglio. Che stamattina, evidentemente, si è svegliato più democratico del solito. Ma sempre e comunque manganellatore principe del Pd.