Michael J. Fox non è solo Marty McFly, l’eroe con la DeLorean che ha fatto sognare intere generazioni: è anche un simbolo vivente di forza e resilienza.
Da oltre trent’anni convive con una terribile malattia, una diagnosi che avrebbe potuto distruggere chiunque, ma che lui ha trasformato in una missione di vita.
Il suo sorriso inconfondibile, la battuta sempre pronta e il coraggio disarmante sono diventati il suo modo per affrontare una malattia che, come dice spesso lui stesso, "non è un dramma, ma una parte del viaggio".
Ma di cosa soffre esattamente Michael J. Fox, e come sta oggi l’attore più amato degli anni '80?
Era il 1991 quando, durante le riprese di "Doc Hollywood - Dottore in carriera", Michael J. Fox notò un tremore anomalo al mignolo. Aveva appena 29 anni e una carriera in piena ascesa, ma quella leggera scossa si rivelò presto il sintomo di qualcosa di più serio.
I medici gli diagnosticarono il morbo di Parkinson, una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale, compromettendo progressivamente i movimenti e la coordinazione.
Una notizia che, per un attore sempre in movimento, sembrava un colpo basso del destino. "Mi hanno detto che avrei potuto continuare a lavorare per qualche anno, ma non sapevano quanti", ha raccontato in una delle sue interviste più toccanti.
E invece, più di trent’anni dopo, Fox è ancora qui - testardo, brillante e incredibilmente vitale.
Con il tempo ha imparato a convivere con la malattia, a capirne i ritmi e i limiti.
"Il Parkinson non ha un copione. Non ci sono scene da provare o momenti prevedibili. Ogni giorno è diverso dal precedente" ha spiegato in "Still: A Michael J. Fox Movie", il documentario Netflix che racconta la sua storia con una sincerità disarmante.
Oggi Michael J. Fox ha 64 anni e convive con il Parkinson da oltre 35 anni. Una sfida quotidiana, certo, ma anche un record: la maggior parte delle persone diagnosticate così presto non raggiunge un equilibrio di vita così duraturo.
Eppure lui, con il suo stile diretto e la sua ironia, ha saputo trasformare la malattia in un motore di ispirazione per milioni di persone. Nelle sue apparizioni pubbliche, come quella a Manhattan per la presentazione del suo ultimo libro "Future Boy", Fox non nasconde la realtà della sua condizione.
Cammina con difficoltà, spesso utilizza una sedia a rotelle, ma mantiene la mente lucidissima e la voglia di raccontarsi. In un’intervista a CBS Sunday Morning, ha confessato con un tono dolce ma realistico:
Parole che non parlano di resa, ma di accettazione profonda. Michael J. Fox oggi vive tra New York e Connecticut con la moglie, l’attrice Tracy Pollan, e i loro quattro figli. Continua a scrivere, a sostenere campagne di sensibilizzazione e, soprattutto, a finanziare la ricerca.
La Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research, creata nel 2000, è diventata la più importante organizzazione mondiale dedicata alla malattia, con oltre 2 miliardi di dollari raccolti. Grazie ai suoi sforzi, molte scoperte fondamentali sul trattamento e la diagnosi precoce della malattia sono oggi realtà.
Chi conosce Michael J. Fox sa che non ha perso il suo senso dell’umorismo. Anzi, lo usa come scudo e come linguaggio universale per raccontare la malattia. "In tre anni ho rotto gomito, mano, dito, spalla, zigomo… una saga di guai fisici!" ha scherzato durante un’intervista con People. E poi ha aggiunto:
Ironia, autoironia e una dose di coraggio che fanno scuola. Fox ha sempre dichiarato di voler vivere "nel presente, non nel rimpianto", e lo dimostra ogni volta che appare in pubblico, con il sorriso di chi ha scelto di non farsi definire da una diagnosi.
La sua partecipazione a serie come "The Good Wife", "Designated Survivor" e più di recente "Shrinking" su Apple TV+ è la prova che il talento non conosce limiti fisici. La sua energia è contagiosa, tanto che molti lo considerano una vera icona di resilienza.
Nel documentario Still, diretto da Davis Guggenheim, Michael racconta il suo viaggio tra passato e presente, tra il giovane Marty McFly e l’uomo che è oggi. "Non ho paura della malattia" dice a un certo punto "ho paura di smettere di provare".
Michael J. Fox non è solo un attore leggendario: è diventato una voce per chi vive ogni giorno con una malattia cronica. Il suo approccio, fatto di realismo, empatia e leggerezza, ha cambiato la percezione pubblica del Parkinson e di chi ne soffre.
Da Hollywood alla sua fondazione, dai set cinematografici ai palchi delle conferenze, la sua vita continua a essere un inno alla forza di volontà. E mentre il tempo scorre, Fox continua a dimostrare che anche con il Parkinson si può vivere con dignità, humour e, perché no, una scintilla di Marty McFly nel cuore.