Aveva chiamato i soccorsi, affermando che il marito fosse rimasto vittima di un incidente domestico: era il 23 novembre 2024. A distanza di quasi un anno da allora, è arrivata la svolta: l'81enne Leda Stupazzoni, già indagata per omicidio, è stata arrestata.
Secondo l'accusa, sarebbe stata lei stessa a uccidere l'uomo, usando presumibilmente alcuni cocci, per poi simulare che fosse caduto dal tetto su un vaso.
La vittima, Roberto Berti, aveva 80 anni. La coppia viveva in una frazione di Castel d'Aiano, in provincia di Bologna. La donna si è sempre proclamata innocente.
Leda Stupazzoni è ora accusata di omicidio volontario: oggi, 29 ottobre 2025, è stata arrestata ed è attualmente ai domiciliari.
Secondo gli inquirenti, come riporta l'Ansa, avrebbe ucciso il marito, per poi dichiarare che il coniuge era caduto dal tetto. Le indagini, però, avrebbero fatto emergere uno scenario diverso.
Le ferite riportate dall'uomo, nonché le tracce di sangue trovate all'esterno e all'interno dell'abitazione, hanno portato a ipotizzare un omicidio volontario.
L'autopsia sul corpo di Berti ha evidenziato almeno 40 ferite da arma da taglio, alcune delle quali anche profonde, inferte con violenza: elementi che hanno escluso l'incidente domestico.
Sui cocci del vaso, oltre al sangue del marito, era stato trovato anche quello della moglie, che aveva una vistosa ferita a una mano. Un paio di stivaletti della donna, insanguinati, erano stati lasciati in bagno.
Gli investigatori avrebbero inoltre rinvenuto segni di trascinamento all'interno dell'abitazione della coppia.
Tra i due coniugi ci sarebbero stati dei dissidi, hanno riferito familiari e conoscenti. Stando a quanto emerso, l'uomo avrebbe avuto, nel corso degli anni, modi "prevaricanti e burberi" nei confronti della moglie, come riferisce Il Corriere della Sera.
Secondo gli investigatori, il movente sarebbe da ricercare in presunti episodi di violenza domestica, mai denunciati dalla donna.
L'81enne ha sempre respinto le accuse e non avrebbe mai cambiato la sua versione dei fatti.