Per far rinascere Gennaro Sangiuliano doveva esserci Roberto Fico.
L'ex ministro della Cultura, dopo essere stato costretto alle dimissioni per il caso Maria Rosaria Boccia, dopo aver subito di tutto per i suoi scivoloni sentimental-mediatici, dopo essere stato esposto al pubblico ludibrio (con tanto di cicatrice sul capoccione), dopo aver pianto davanti a tutti, dopo aver confessato i suoi peccati con una intervista al Tg1, dopo essere stato costretto ad abbandonare il mondo della politica, dopo aver rischiato di dover rompere il matrimonio con Federica Corsini, doveva candidarsi alle elezioni regionali in Campania per vedere di nuovo la luce, per vivere il giorno del suo riscatto.
Doveva trovare un avversario come Roberto Fico per rivedere la luce in fondo al tunnel. E fargli vivere un nuovo momento di gloria sui social.
Oggi è spuntata una foto con l'ex grillino che combatteva la casta a bordo della sua barca con ormeggio più che sospetto presso il porto militare di Nisida.
Ora, l'ex presidente della Camera non può dire più che il "gozzo", come prontamente ha tentato di ridimensionare la sua proprietà, non era suo. Ora non può più dire che lui non c'era. E se c'era dormiva. Niente: Fico è ritratto in piedi, mentre si gode la vita di mare.
Tutto per la gioia di Sangiuliano, che ora potrà indossare il suo cappellino alla Trump "Make Naples Great Again" con ancora più convinzione. E soddisfazione. Per rifar grande lui, è bastato Roberto Fico.
E quindi: morale della favola. Per rifare grande Gennaro Sangiuliano serviva un Roberto Fico.
Diciamo la verità: non era facile. Anzi, a dirla tutta: la missione era quasi impossibile. Ma il Campo largo, anzi il Campo larghissimo formato Campania ci è riuscito.
Da mesi e mesi sapeva che il solo condottiero che poteva riuscire nell'impresa sarebbe stato lui, il grillino della prima ora, Robertino, che ha iniziato a fare politica distribuendo i volantini contro la privatizzazione dell'acqua e contro la casta dei potenti, quelli con la barca a mare; Fico Roberto, che quando si candidava non raccoglieva che qualche manciata di voti da parte di amici e parenti ma che poi il fenomeno Movimento Cinque Stelle avrebbe improvvisamente riscattato, fino alle vertigini di vestire i panni della terza carica dello Stato: Roberto Fico, presidente della Camera.
Il primo giorno arrivò a Montecitorio in autobus. Poi gli fu spiegato che magari sia per motivi di sicurezza che di praticità era meglio che utilizzasse l'auto blu. E lui subito si adeguò.
E così: dopo dieci anni da parlamentare, consumati i due mandati, Roberto Fico si è ritirato buono buono nella sua Napoli, sulla sua barca, ad aspettare di nuovo che arrivasse il suo momento.
Salutato senza troppi rimpianti l'uomo che lo fece politico, Beppe Grillo, la sua nuova vita da politico promette di regalargliela Giuseppe Conte, l'Avvocato del Popolo. E suo, in particolare. Visto che l'ha blindato con una super coalizione che va da Matteo Renzi ai Flotilleros di estrema sinistra, da Armando Cesaro alla palestinese-napoletana, da Vincenzo De Luca ai ProPal.
Tutti compresi. Roberto Fico non deve far altro che stare lì e essere portato in trionfo.
Poi però, in piena campagna elettorale, è scoppiato il caso della barca.
Imbarazzo: Roberto Fico, il fustigatore dei politici arricchiti, ha una barca. Prima non si capisce se è sua. Poi lui stesso tenta di ridimensionare: "Barca?! È un semplice gozzo...".
Poi non si capisce se l'ormeggio sia legale o meno.
Poi non si capisce se è o meno un privilegio averla lì, a Nisida, a due passi dalla sua Posillipo.
Ma tant'è: con la foto che è venuta fuori oggi, sono comunque guai.
Non ci voleva: i sondaggi già non sono un granché. Doveva navigare in acque tranquille invece Edmondo Cirielli è ben visibile dagli specchietti retrovisori. Il centrodestra crede nella rimonta. E chiama Gennaro Sangiuliano come capolista di Fratelli d'Italia.
Genny Delon, proprio lui: da Parigi.
Lasciato il ruolo di inviato del Tg1 in Francia, si è catapultato nella campagna elettorale campana.
Si è inventato il cappellino alla Trump con sopra scritto "Make Naples Great Again", facciamo Napoli di nuovo grande.
Ma, nel frattempo, Fico (sulla barca) fa di nuovo grande lui: può finalmente sfogarsi contro il suo avversario politico così:
Sublime.
Con tanto di morale della favola: nella vita, non bisogna mai mollare. Spunta sempre un Fico che ti farà sentire un gigante.
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