Da quanto tempo non si avvertiva quel brivido lungo la schiena che sa dare solo un congresso del Partito Democratico?
Da tanto, da troppo.
Meno male che questa mattina ci ha pensato il dirigente di lungo corso Gianni Cuperlo a farci provare di nuovo questa sensazione.
E già: è stato lui a scoprire pubblicamente le carte chiedendo alla segretaria dem Elly Schlein di indire un congresso anticipato.
Del resto, a fine mese, all'interno del Pd, si costituirà ufficialmente un correntone che vedrà insieme Dario Franceschini, Andrea Orlando e i bersaniani con Roberto Speranza.
Il che significa che i motori del congresso già si sono accesi.
Perché il nuovo gruppo interno ai dem riunirà tutta gente che sulla carta sostiene Elly Schlein. Ma che, in realtà, è stufa di vederla prendere le decisioni che contano in solitaria, con la ristrettissima cerchia dei suoi fedelissimi.
Quindi, sulla carta, il correntone nasce e chiede il congresso per "rafforzare" Schlein in chiave anti-riformista. In realtà, per limitare i poteri della Nazarena.
Elly, già prima del prossimo referendum sulla giustizia, dovrà passare da loro prima di muovere foglia. Anche perché, sondaggi alla mano, molti dem quell'appuntamento lo danno già per perso.
E quindi: brividi. Anche questo congresso anticipato del Pd si preannuncia come un thriller.
Ma cosa ha detto Cuperlo questa mattina?
Il vecchio dirigente vicino all'ala sinistra del partito capitanata da Pierluigi Bersani ha sottolineato che, di fronte al clima di incertezza e alla necessità di prepararsi al meglio per le prossime elezioni politiche (visto che il referendum sulla giustizia, i più avveduti dei dem iniziano a darlo per perso soprattutto dopo la figuraccia di Nicola Gratteri di ieri, ndr), "sarebbe una scelta razionale e non sbagliata" la convocazione da parte di Schlein di un congresso anticipato.
Poi, Cuperlo (il quale, essendo scuola Pci, non spende parole a caso) ha fatto capire che Elly Schlein è già molto indebolita.
In vista del referendum sulla riforma della giustizia, si è gettata anima e corpo sul fronte del no. Non solo: ne ha voluto fare un bivio ad alto tasso politico. Ma quello del no è il fronte minoritario.
L'obiettivo, quindi, ha tenuto a precisare il deputato
Come dire: senza spendersi tanto per una battaglia, quella referendaria della prossima primavera, che molti considerano già persa.
E quindi: il thriller che caratterizza il Pd intreccia storie diverse.
Schlein che non è più ben vista anche da molte componenti della sua maggioranza; il referendum sulla riforma della magistratura, che molti dem considerano già perso; le elezioni politiche ormai prossime e che buona parte del Pd vorrebbe affrontare con un leader che non abbia come iniziali E S.
Le dichiarazioni di Cuperlo di questa mattina hanno solo acceso la miccia. Ma la sensazione è che già oggi sia iniziato il post Elly Schlein.
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