Il cambiamento climatico è una delle sfide piu’ urgenti al giorno d’oggi. Si tratta di una variazione a lungo termine delle temperature e dei modelli meteorologici, causata soprattutto dalle attività umane.
Il riscaldamento globale, l’innalzamento del livello del mare, ondate di calore, siccità o lo scioglimento dei ghiacciai, tutte conseguenze del cambiamento climatico. A tal proposito, le conferenze internazionali sul clima, denominate COP, hanno il compito di trovare delle soluzioni globali per ridurre le emissioni.
Quest’anno, dal 10 novembre al 21 novembre, la conferenza si svolgerà per la prima volta a Belém, Brasile. La scelta del luogo è molto importante perché questa regione è essenziale per l’equilibrio climatico mondiale ( Foresta dell’Amazzonia) ma è anche gravemente minacciata dalla deforestazione.
Come accennato in precedenza, durante l’incontro i Paesi di tutti il mondo discuteranno su come fare passi avanti rispetto agli impegni presi con l’Accordo di Parigi del 2015, dove si prometteva la limitazione del gas serra e del riscaldamento globale sotto i 1,5 °C.
Un tema centrale sarà anche la finanza per il clima, ovvero l’aiuto economico ai Paesi più poveri che sono le principali vittime di questa situazione pur non avendo grandi responsabilità nelle emissioni globali.Infine, si parlerà anche di transizione energetica, cioè del passaggio dalle fonti fossili alle energie rinnovabili, un cambiamento importante per ridurre l’inquinamento e le emissioni di CO2.
Siamo molto speranzosi, perché rispetto alle conferenze precedenti, la Cop 30 mira a trasformare gli obiettivi e le promesse in azioni concrete. Pertanto , sarà un momento decisivo sia per il nostro futuro sia per quello del pianeta. Le decisioni che verranno prese in questa conferenza potranno stabilire se l’umanità è veramente in grado di cambiare per poter finalmente abbracciare un nuovo futuro.
A cura di Sofia Bendaj
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