La vittoria di Jannik Sinner alle ATP Finals ha chiuso una stagione straordinaria per l’azzurro e il suo staff. Un trionfo costruito giorno dopo giorno insieme ai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill, protagonisti di un lavoro encomiabile che ha portato Sinner ai vertici del tennis mondiale.
Vagnozzi si è emozionato subito dopo la finale, consapevole di tutto il lavoro fatto per arrivare fin qui. Ma chi è Simone Vagnozzi e quanto guadagna? Scopriamo insieme tutti i dettagli del suo contratto.
Lo staff di Sinner è uno dei migliori al mondo e rappresenta un investimento significativo, anche se le cifre ufficiali non sono mai state rese note. È probabile che anche Vagnozzi, come molti coach nel circuito, abbia un contratto con una parte fissa e una percentuale sui guadagni del giocatore.
Nel tennis, alcuni allenatori ricevono uno stipendio settimanale, mentre altri preferiscono un fisso più basso affiancato da una quota che varia dal 15 al 30% dei premi conquistati. Considerando i guadagni di Sinner, che solo alle ATP Finals ha raccolto quasi 4,5 milioni di euro, si parla di cifre molto importanti. D'altronde l'altoatesino non avrebbe raggiunto un livello simile senza il lavoro di Vagnozzi e Cahill, artefici dei suoi successi.
Simone Vagnozzi è nato ad Ascoli Piceno il 30 maggio 1983. Ex tennista professionista, ha calcato i palcoscenici più prestigiosi accedendo ai tabelloni principali di Wimbledon, Roland Garros e US Open.
In doppio, insieme ad Andreas Seppi, ha raggiunto il suo best ranking nel 2011. Dopo il ritiro dal circuito, ha iniziato il percorso da allenatore che lo ha portato a diventare una figura centrale nel tennis italiano. Un vero e proprio totem per Sinner, che lo ha sempre elogiato nelle recenti interviste.
La carriera da allenatore di Vagnozzi è cominciata a 36 anni con Marco Cecchinato, protagonista di una crescita notevole culminata con la semifinale al Roland Garros nel 2018. Subito dopo ha lavorato con Stefano Travaglia, portandolo nei primi cento del mondo.
Nel 2022 è entrato a far parte dello staff di Sinner e, insieme a Cahill, è diventato uno dei pilastri della scalata dell’azzurro. Un percorso costruito sulla fiducia e sulla cura dei dettagli che ha contribuito a portare Sinner sul tetto del mondo.
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