Elia Perrone aveva solo 8 anni: il suo corpo, ormai senza vita, è stato trovato nel pomeriggio di ieri, martedì 18 novembre 2025, nell'appartamento in cui viveva con la madre a Calimera, in provincia di Lecce. Poche ore prima c'era stato il ritrovamento del cadavere della donna in mare, al largo di Torre dell'Orso.
L'ipotesi è che lei, Najoua Minniti, 35 anni, abbia ucciso il figlio e poi si sia suicidata. Una tragedia che ricorda quella del piccolo Giovanni, ucciso a 9 anni dalla madre Olena Stasiuk a Muggia, Trieste.
A lanciare l'allarme era stato il papà di Elia, che non riusciva più a mettersi in contatto né con il figlio, né con la ex moglie. Il cadavere di Najoua Minniti è stato il primo a essere ritrovato da un sub, che ha subito allertato la Capitaneria.
Grazie ai tatuaggi e ai piercing la donna è stata identificata con facilità. Il padre ha quindi denunciato la scomparsa di Elia e i carabinieri si sono recati nell'appartamento in cui viveva con la madre: qui la macabra scoperta.
Il bambino era in camera da letto, ormai senza vita, con segni di ferite e di strangolamento. Frequentava la quarta elementare e ieri mattina era risultato assente in classe.
Gli inquirenti ipotizzano che Najoua Minniti abbia ucciso il figlio e poi si sia gettata in mare, ma continuano le indagini per fare luce su quanto accaduto. Un dramma nel dramma.
Stando a quanto emerso, la donna, lavoratrice stagionale nei villaggi turistici e di origini tunisine e calabresi, stava attraversando un periodo difficile e aveva avuto anche problemi economici. Come riporta Il Corriere della Sera, sembra che soffrisse di depressione.
Gli investigatori stanno scavando anche sui rapporti della donna con l'ex marito.
Il comune di Calimera ha pubblicato un toccante messaggio su Facebook per esprimere cordoglio per quanto avvenuto.
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