Il Pd non cresce? A dirlo sono i sondaggi che negli ultimi mesi non sono proprio favorevoli al Nazareno. Eppure, per Elly Schlein la situazione non è così grave da preoccuparsi eccessivamente.
La segretaria dem – in queste settimane al centro di critiche e polemiche sulla sua leadership del centrosinistra – non ci sta e rivendica di aver preso un partito in crisi di consensi e di averlo portato in poco più di due anni a essere nuovamente competitivo sullo scenario nazionale.
Una rivendicazione che sa di replica a quanti in queste settimane l'hanno criticata per l'indirizzo dato dalla sua segreteria al Pd, per molti troppo radicale e quindi poco inclusivo e rassicurante per la parte più moderata dell'elettorato di centrosinistra.
La replica della segretaria del Partito Democratico è arrivata nelle scorse ore dal palco della festa dell'Espresso. Alla domanda relativa alle difficoltà nei sondaggi del suo partito, Elly Schlein ha replicato così:
Ha dichiarato Schlein dati e numeri alla mano. La segretaria dem, inoltre, ha anche rivendicato le vittorie sul territorio e spiegato la ricetta della rinascita del suo Pd.
Un messaggio che sembra diretto anche a quanti - all'interno e all'esterno del partito - in queste settimane hanno criticato la sua azione politica. In molti, infatti, non vedono di buon occhio la sua decisione di alleare il Pd con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte.
Ancora meno piace la 'deriva' radicale del Nazareno su alcuni temi dettata - secondo i suoi detrattori - dalla necessità di 'rincorrere' i Cinquestelle nella lotta al consenso nell'area di centrosinistra. Scelte che per i critici della segretaria dem allontanerebbero l'anima più moderata e centrista del partito.
In tanti in questi giorni hanno pensato di darle qualche consiglio. La rivendicazione della sua scalata dal 14 al 24% sembra una risposta a tutte le critiche.
I numeri indicati da Elly Schlein sono veri e inoppugnabili, però non corrispondono alla fotografia del momento attraversato oggi dal Partito Democratico.
Dalle Europee del 2024, quando con il 24% raggiunse il momento di maggiore consenso, i sondaggi sono progressivamente andati peggiorando.
Al momento la forbice della distanza tra Pd e Fratelli d'Italia è di quasi il 10%, una differenza in termini di gradimento che dovrebbe preoccupare in vista delle elezioni politiche dell'autunno 2027.
Insomma, dall'exploit delle Europee del 2024 il Pd ha inserito la retromarcia e non è più riuscito a invertire la rotta.
Elly Schlein ha ragione quando afferma che il partito è cresciuto sotto la sua guida, ma i sondaggi non mentono quando fotografano un Pd in calo di consensi.
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