25 Nov, 2025 - 12:45

Come finisce “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi? Le location dove è stato girato il film

Come finisce “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi? Le location dove è stato girato il film

Nell’ultima scena di C’è ancora domani, Delia, interpretata da Paola Cortellesi, partecipa alle elezioni del 2 giugno 1946. Un finale iconico, pieno di speranza per il futuro e carico di significato: è il simbolo dell’emancipazione di tutte le donne e del riscatto personale della protagonista. 

Questa scena rappresenta il momento di svolta in cui Delia riscopre il potere della propria voce e del valore della sua presenza nella società. 

Prima di scoprire i dettagli su trama, cast e location dove è stato girato l’acclamatissimo film che segna l’esordio alla regia della Cortellesi, ecco il trailer da rivedere:

 

“C’è ancora domani”, come finisce?

C’è ancora domani (2023) finisce con un mix di emozioni e un epilogo carico di significato. La protagonista, Delia, interpretata da Paola Cortellesi, va a votare alle elezioni del 2 giugno 1946. Si tratta di un momento storico iconico, ossia la prima volta in cui è stato concesso alle donne di andare a votare, oltre che il giorno in cui è nata ufficialmente la Repubblica Italiana. 

Il film finisce con una scena che ha un valore emotivo molto importante per la protagonista. È il momento di affermazione e riscatto dopo il suo percorso di crescita sociale e personale, segnato dalla voglia di affermare la propria identità in un contesto storico e culturale che spesso l’ha relegata a un ruolo invisibile. 

Esprime il proprio voto, così diventa un gesto simbolico di autodeterminazione e di partecipazione politica, affermando finalmente il proprio diritto di contare anche per le donne.

Dove è stato girato “C’è ancora domani”?

C'è ancora domani è stato girato principalmente a Roma ed è ambientato nel quartiere storico di Testaccio, un luogo della capitale carico di storia e significato. Un rione popolare, fatto di persone vere, popolato per lo più dalla classe operaia. 

Proprio per la sua valenza storica e sociale è stato scelto con cura da Paola Cortellesi, per rendere omaggio alla vita delle persone “normali” nel secondo Dopoguerra.

Diverse scene, tra cui quelle in cui si vede la casa di Delia, sono state girate in un palazzo di Via Bodoni, che ha garantito un’atmosfera autentica e suggestiva. 

Il mercato rionale del quartiere, ricreato fedelmente come si presentava negli anni Quaranta, è uno degli scenari chiave, così come il lungotevere di Testaccio, dove si svolgono gli incontri della protagonista con il soldato William. Si tratta di tutte location che offrono una panoramica autentica e iconica sulla Roma dell’epoca. 

Gli interni sono stati invece ricostruiti negli studi di Cinecittà, con scenografie curate per riflettere fedelmente l’arredamento semplice e funzionale di quegli anni difficili.

Trama e cast

Roma, anni ’40. Il film d’esordio alla regia di Paola Cortellesi è un dramma ambientato nell’Italia del secondo Dopoguerra. La trama segue la vita di Delia, una donna segnata dalla povertà e dalle ingiustizie sociali, legate soprattutto alla condizione femminile di quel periodo. 

La pellicola in bianco e nero è un chiaro omaggio al cinema neorealista degli anni ’40 e ’50. Il film esplora tematiche come la violenza domestica, l’emancipazione femminile e la lotta per i diritti civili, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio dall’impatto emotivo molto profondo.

Il cast vede Paola Cortellesi non solo come regista e protagonista, ma anche come co-sceneggiatrice, affiancata da attori del calibro di Valerio Mastandrea, Emanuela Fanelli, Romana Maggiora Vergano e Vinicio Marchioni. 

La performance degli interpreti ha ricevuto elogi da parte della critica e del pubblico, contribuendo così al grande successo del film sia al botteghino che nella distribuzione su larga scala in diversi paesi.

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