03 Dec, 2025 - 17:30

“Svuota-carceri” di Natale? La Russa propone il mini-indulto e il centrodestra si divide

“Svuota-carceri” di Natale? La Russa propone il mini-indulto e il centrodestra si divide

La proposta è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ha immediatamente spaccato il panorama politico.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha rilanciato l’idea di un mini-indulto di Natale destinato ai detenuti modello ormai prossimi alla fine della pena. Un gesto di clemenza “degli affetti”, come lo ha definito lui stesso, che consentirebbe a chi è a poche settimane dall’uscita di trascorrere le festività con la propria famiglia.

Una misura simbolica ma anche funzionale, che risponderebbe — seppur in minima parte — al drammatico problema del sovraffollamento carcerario.

Lo aveva proposto martedì sera alla presentazione del libro denuncia di Gianni Alemanno e Fabio Falbo “L’emergenza negata” sul sovraffollamento delle carceri italiane. Lo ha ribadito in queste ore ai microfoni dei giornalisti in Transatlantico al Senato.

Una proposta coraggiosa che, come era prevedibile, sta dividendo soprattutto il centrodestra, mentre ha trovato una sponda nelle opposizioni, che - seppur con cautela - si sono dette d’accordo con la proposta della seconda carica dello Stato.

Il mini-indulto di Natale, la legge svuota-carceri di La Russa: ecco cosa prevede

La Russa immagina un decreto urgente da approvare entro Natale per concedere una sorta di “uscita anticipata” esclusivamente a chi ha dimostrato buona condotta e sta per terminare il proprio percorso detentivo.

L’esempio portato dal presidente del Senato è semplice: un detenuto che deve uscire il 15 gennaio potrebbe lasciare il carcere già a Natale.

Restano esclusi tutti coloro che hanno commesso reati contro il personale penitenziario. Il provvedimento, nelle intenzioni del promotore, non sarebbe un’amnistia né un indulto generalizzato, ma un intervento mirato e temporaneo.

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Il governo può dire, faccio una specie di mini-indultino non per tutti, ma solo per coloro a cui manca pochissimo a uscire. Mi limito a una mozione quasi degli affetti, chiamiamola così. Cioè non c'è bisogno di un provvedimento come quello che pensavamo molto più largo, ma semplicemente consentire a chi sta per uscire, di fargli fare le vacanze di Natale a casa con i figli, con la moglie, con la mamma. 

Così Ignazio La Russa ha spiegato la sua proposta di un mini svuota-carceri natalizio da cui, precisa, è escluso chi “ha commesso reati contro le forze di polizia penitenziaria".

Centrodestra in subbuglio: la proposta di La Russa apre un fronte interno inatteso

La proposta del presidente del Senato, tuttavia, ha aperto un dibattito all’interno della maggioranza e anche all’interno del suo stesso partito. 

Le sensibilità nel centrodestra sull’annosa questione dell’emergenza carceri hanno sempre avuto sfumature differenti. La proposta dovrebbe essere oggetto di un decreto urgente da portare in Parlamento per l’approvazione nei prossimi giorni.

Il deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, ha chiarito che quella del presidente La Russa è una proposta fatta a titolo personale e che non è la posizione ufficiale del partito.

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“Massimo rispetto per il presidente del Senato, ma non è la posizione di Fratelli d’Italia, bensì la posizione – come lui stesso ha spiegato – sua personale”.

Ha chiarito il responsabile dell’organizzazione di FdI che poi ha  evidenziato come in passato provvedimenti analoghi non abbiano portato i risultati sperati.

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“In passato i provvedimenti svuota-carceri non hanno risolto il problema perché poi le carceri si sono riempite nuovamente con le stesse persone.”

Più possibilista, invece, la posizione di Forza Italia, la più garantista tra le forze di governo. Ai microfoni dell’inviato di Tag24.it, Francesco Fatone, il senatore Maurizio Gasparri si è detto favorevole a discutere della proposta.

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“Io sono contrario ad amnistie generalizzate, ma se ci sono persone che sono agli ultimi mesi di pena e hanno avuto una buona condotta, perché non dar luogo a un gesto di clemenza, limitato ai residui di pena.”

Più fredda, infine, la reazione della Lega. Il deputato Rossano Sasso si è detto d’accordo ad aprire una riflessione soprattutto sulla funzione educativa della pena. 

Opposizioni sorprese, aprono con cautela, Piccolotti (AVS): “Si agisca subito e senza ipocrisie”

Presa in contropiede, l’opposizione apre con cautela alla proposta fatta dal presidente del Senato. Tra i più entusiasti gli esponenti di Italia Viva, che con Roberto Giachetti hanno depositato nel 2022 una proposta di legge per aumentare da 45 a 75 giorni ogni sei mesi lo sconto per buona condotta.

La senatrice renziana Raffaella Paita ha ribadito la disponibilità del partito a lavorare su un “testo condiviso per affrontare il dramma del sovraffollamento carcerario”.

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“Se davvero si vuole fare sul serio, gli strumenti ci sono. Ma il problema è dentro la maggioranza, bloccata da una parte giustizialista e manettara che non vorrà andare avanti.”

Scrive su X.

Apre a una collaborazione anche Avs, con Elisabetta Piccolotti:

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“Hanno varato decine e decine di nuovi reati e di aumenti di pena. Ebbene noi siamo d’accordo perché le condizioni delle carceri, come denunciamo da anni, sono inaccettabili. Si agisca e si agisca subito, però senza ipocrisie e senza lanciare idee che poi non hanno nessun riscontro nelle politiche del governo”.

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