18 Dec, 2025 - 17:33

Domenico "Domedama" D’Amato scomparso, la madre: "Importante proseguire gli interrogatori"

Esclusiva di
Tag24
Domenico "Domedama" D’Amato scomparso, la madre: "Importante proseguire gli interrogatori"

Sono passati otto anni dalla scomparsa di Domenico D’Amato, avvenuta a Molinelle, in provincia di Bologna, l’8 marzo 2017, in circostanze allarmanti.

Soprannominato “Domedama”, suo moniker da rapper, aveva dedicato tutto sé stesso alla musica e alla propria carriera artistica.

Un silenzio sulla vicenda che perdura ormai da troppo tempo e che apre due ipotesi principali: la prima quella di un allontanamento volontario, la seconda – ritenuta più probabile – che qualcuno possa aver fatto del male al giovane.

Tag24 ha intervistato in video la madre del musicista, che continua a chiedere verità, giustizia e una risposta concreta dopo tutto questo tempo. 

Domenico D’Amato scomparso: il dolore di una madre e otto anni di silenzio

Si rammenta che le testimonianze contenute all’interno di questo articolo sulla scomparsa di Domenico "Domedama" D'Amato sono frutto di una comunicazione diretta tra Tag24 e la madre del giovane. 

«Ogni giorno che passa sentiamo il vuoto dell’assenza di Domenico nelle nostre vite», racconta la madre al quotidiano.

«Non aver più ricevuto sue notizie, un messaggio o una chiamata per farci sapere che sta bene, è motivo di un dolore enorme», prosegue.

«Otto anni di silenzio sono tanti e, dopo tutto questo tempo, siamo convinti che gli sia accaduto qualcosa di brutto», conclude.

Fondamentale proseguire le indagini 

«In questo momento è fondamentale proseguire le indagini relative alla scomparsa di mio figlio», continua la donna.

«Durante un interrogatorio, una persona attenzionata dagli inquirenti avrebbe dichiarato di odiare profondamente Domenico».

«Sono parole gravissime, che non possono essere ignorate e che rafforzano la nostra convinzione che il caso non debba essere archiviato», conclude.

L'appello del genitore: "Chi sa, parli"

«Mi rivolgo a chiunque sappia qualcosa, anche dettagli o avvistamenti dal passato: vi chiedo di parlare e di dire tutto ciò che sapete».

«È possibile farlo anche in forma anonima. Ciò che è importante, è la verità su cosa sia accaduto a Domenico, sapere potenzialmente che non tornerà».

«Dopo tutti questi anni abbiamo solo bisogno di risposte. Comunicate cosa è successo a mio figlio, qualunque sia l'epilogo: solo così potremo nel caso metterci l'anima in pace», conclude.

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