Prato, 24enne drogata con una minestra e violentata: fermato il datore di lavoro

Si è svegliata all'interno di un camper, indossando vestiti diversi da quelli da lavoro, in stato confusionale. Una 24enne ha denunciato di essere stata prima drogata e poi violentata.

Il presunto responsabile degli abusi, avvenuti il 15 dicembre scorso, è il titolare del bar nel centro storico di Prato dove la giovane lavora. 

La Procura ha disposto il fermo dell'uomo, un 59enne, con l'accusa di violenza sessuale aggravata.

Prato, 24enne drogata e violentata: la denuncia

Secondo quanto emerso, lo scorso lunedì, durante le ore diurne, la dipendente avrebbe ricevuto un invito dal datore di lavoro a fermarsi dopo il turno, per pranzare insieme.

Il 59enne le avrebbe servito una minestra, da lui preparata: una volta ingerito il cibo, la ragazza ha progressivamente perso conoscenza, fino a risvegliarsi tempo dopo, stordita e confusa, all'interno di un camper.

Preoccupata per la situazione anomala, la 24enne si è recata in ospedale, temendo di essere stata violentata. Dagli esami effettuati non sarebbero emerse lesioni fisiche, ma le analisi del sangue hanno evidenziato nel sangue la presenza di benzodiazepine.

Le indagini

Dopo la denuncia da parte della 24enne, i carabinieri hanno avviato le indagini.

A sostegno delle sue dichiarazioni, ci sarebbero anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nel bar. I filmati sarebbero risultati cruciali per ricostruire la sequenza temporale della presunta violenza.

La tesi degli investigatori è che l'uomo abbia versato nella minestra offerta alla giovane una sostanza inodore e incolore, comunemente nota come "droga dello stupro".

L'arresto

Il titolare del bar, già noto alle forze dell'ordine, è stato fermato nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 2025.

Sulla base della denuncia e degli accertamenti effettuati, la Procura di Prato ha disposto il fermo di indiziato di delitto. Il 59enne è accusato di violenza sessuale aggravata.

Nelle scorse ore un altro uomo è stato fermato a Milano con la stessa accusa: si tratta di un 19enne di origini ecuadoriane, che avrebbe pedinato e violentato due minorenni tra agosto e settembre.