Il tempo scorre e la tensione aumenta per le sorti di Beatrice Rivelli, la quattordicenne scomparsa il 10 dicembre 2025.
Da cinque giorni la giovane è svanita nel nulla, lasciando intorno a sé soltanto un silenzio lungo e doloroso.
La madre, il padre e il fratello vivono nell’angoscia di non sapere dove si trovi l’adolescente, sospesi in un limbo fatto di domande incessanti e di risposte che, al momento, tardano ad arrivare.
Un normale pranzo con le amiche si è trasformata in una potenziale fuga d’amore con un fidanzatino che può e deve concludersi in un solo modo: con il ritorno della ragazza a casa il prima possibile.
La denuncia di scomparsa è stata regolarmente formalizzata e, congiuntamente alle autorità, sul caso è attivo anche il Comitato Scientifico Ricerca Scomparsi OdV.
Tag24 ha intervistato in esclusiva la madre della studentessa e la presidente dell’associazione, Gaia Pensieri, per ricostruire i punti salienti delle ricerche e fare chiarezza su questa delicata vicenda.
Si precisa che le informazioni contenute in questo articolo provengono da una comunicazione diretta tra Tag24 e la madre della giovane.
Per tutti i dettagli aggiuntivi sul caso si consiglia la visione della video-intervista correlata all'interno di questo articolo.
«La scomparsa di Beatrice è stata per noi un fulmine a ciel sereno: negli ultimi tempi sembrava tranquilla, serena», racconta la madre.
«Negli scorsi mesi ci sono state alcune discussioni, come accade in tutte le famiglie, ma mai nulla che potesse far presagire un allontanamento», sottolinea.
«L’avevo accompagnata a Battistini per un pranzo con le amiche, l’ho vista entrare in metropolitana e andare via. Solo successivamente abbiamo scoperto che, in realtà, non avrebbe incontrato nessuna amica», conclude.
«Siamo fortemente convinti che Beatrice sia in compagnia di Cristian Rizzitelli, con il quale sta vivendo questa storia d’amore adolescenziale», continua la madre.
«Si tratta di un ragazzo che si è allontanato da una comunità: i due si sono conosciuti ed è così che è iniziata la loro relazione sentimentale».
«Mia figlia ha solo quattordici anni, lui ne ha sedici. Beatrice non ha con sé né soldi né documenti, soltanto lo smartphone e il caricabatterie», conclude.
«In questo momento, a distanza di tutto questo tempo, mi chiedo se chi sta eventualmente ospitando Beatrice sia consapevole del danno che sta creando», afferma la madre.
«Mia figlia è minorenne ed è sotto la nostra responsabilità genitoriale: fino ai diciotto anni non può decidere autonomamente cosa sia meglio per lei», sottolinea.
«Beatrice è adottata, ma le abbiamo sempre detto che, una volta raggiunta la maggiore età, l’avremmo aiutata a conoscere i suoi genitori naturali. È una bambina a cui teniamo tantissimo e alla quale non abbiamo mai fatto mancare nulla», conclude.
«Beatrice, manchi a tutti noi: ti chiediamo di chiamarci quanto prima e di darci tue notizie», prosegue la madre.
«Ovunque tu sia verremo a prenderti. Nessuno ti amerà mai come la tua famiglia: facci questo regalo di Natale e torna a casa».
«Hai lasciato un vuoto incolmabile e tutti i parenti sono in apprensione. Fai la cosa giusta e chiamaci subito», conclude.
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Niccolò Cusano di Roma
Quotidiano telematico. Registrato al n.12/2015 del 21 gennaio 2015 Tribunale di Roma.
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