26 Dec, 2025 - 10:30

Miami, capitale diplomatica di Trump: da spiagge a scacchiera globale

Miami, capitale diplomatica di Trump: da spiagge a scacchiera globale

Negli ultimi mesi Miami si è affermata come un centro diplomatico informale per l’amministrazione Trump. Lontano da Washington e dai tradizionali luoghi della diplomazia internazionale, la città della Florida ha ospitato incontri riservati e negoziati sensibili su dossier cruciali, dalla guerra in Ucraina al cessate il fuoco a Gaza, riflettendo un approccio pragmatico e personalizzato alla politica estera statunitense.

Miami, hub diplomatico di Trump

Miami emerge come epicentro non ufficiale della diplomazia dell’amministrazione Trump. La città ha già ospitato negoziati sensibili, come quelli sulla pace in Ucraina e sul cessate il fuoco in corso a Gaza, bypassando la capitale federale, Washington. 

Incontri tra l’inviato del presidente americano, Steve Witkoff, e il genero, nonché consigliere di Trump, Jared Kushner, hanno coinvolto numerosi funzionari di alto livello proprio in questa città. Questa “Miami diplomacy” sembra privilegiare informalità e lealtà personale rispetto alla burocrazia di Washington, con un approccio mirato ad accelerare gli accordi. Per molti osservatori, Miami incarna il pragmatismo trumpiano contrapposto all’inerzia istituzionale.

La Florida sostituisce Washington nei vertici globali

Non è Washington né Ginevra: Miami si sta affermando come nuova stella della diplomazia internazionale. 

Con l’inizio del secondo mandato di Donald Trump, Steve Witkoff ha effettuato numerosi viaggi con l’obiettivo di contribuire al raggiungimento di una pace a Gaza e di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Le ultime settimane, tuttavia, hanno visto un intenso afflusso di esponenti politici e diplomatici internazionali proprio a Miami, consolidando il ruolo della città come piattaforma negoziale.

Secondo quanto riportato da Axios, la prima bozza del piano di pace degli Stati Uniti per l’Ucraina sarebbe stata redatta a Shell Bay, in un country club fuori Miami di proprietà di Witkoff, da lui stesso insieme a Jared Kushner e all’inviato russo Kirill Dmitriev. Hallandale, in Florida, sarebbe stato inoltre il luogo in cui i funzionari ucraini hanno ricevuto informazioni sul piano americano e hanno partecipato a colloqui diplomatici con esponenti statunitensi. 

Vertici a Miami: la nuova frontiera della diplomazia

Parallelamente, la città ha ospitato, il 19 dicembre, un vertice tra Steve Witkoff e alti funzionari di tre paesi mediatori: Qatar, Egitto e Turchia.

Dopo l’incontro, Stati Uniti, Qatar, Egitto e Turchia hanno esortato Israele e Hamas a rispettare gli impegni presi per la tregua. Contestualmente, si continua a parlare dell’avvio della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. 

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