Il parlamento algerino ha approvato all'unanimità una legge che qualifica la colonizzazione francese come un crimine. Questa norma mira a imporre a Parigi la responsabilità legale per le tragedie causate durante il periodo coloniale.
I deputati algerini hanno votato, il 24 dicembre 2025, all'unanimità il disegno di legge che prevede di dichiarare la colonizzazione francese un crimine. Il testo impone "il pieno ed equo risarcimento per tutti i danni materiali e morali causati dalla colonizzazione francese è un diritto inalienabile dello Stato e del popolo algerino".
La legge approvata elenca una serie di crimini legati alla colonizzazione francese, come i test nucleari nel Sahara, le torture, il saccheggio delle risorse naturali e le uccisioni di massa.
L'adozione di questa norma rinfocola le ferite storiche mai completamente rimarginate tra i due paesi, riaccendendo un acceso dibattito sulla memoria storica e sulle responsabilità.
Tra i crimini descritti nel disegno di legge, si trovano le uccisioni di massa, le deportazioni forzate, le esecuzioni extragiudiziali, le torture fisiche e psicologiche e il saccheggio sistematico delle risorse naturali.
Il periodo di colonizzazione francese in Algeria durò 132 anni, dal 1830 al 1962, culminata con la guerra d'indipendenza che infuriò dal 1954 al 1962. Le stime algerine parlano di 1,5 milioni di vittime, mentre i storici francesi parlano di 500mila vittime totali, di cui circa 400mila algerini.
Particolarmente controverso è stato l'uso di test nucleari nel Sahara, iniziato nel 1960 durante gli anni della guerra, che ha avuto un impatto devastante sulle popolazioni locali.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, nel 2017, aveva già definito alcune delle pratiche coloniali come "crimini contro l'umanità". Tuttavia, quella dichiarazione non si era tradotta in scuse ufficiali da parte della Francia.
A distanza di anni, l'approvazione di questa legge da parte del parlamento algerino appare come un tentativo di fare giustizia. Sebbene la legge possa essere vista da molti come un atto principalmente simbolico, porta con sé una valenza politica notevole, spingendo la Francia a confrontarsi con la sua eredità coloniale in modo diretto e formale.
La decisione dell'Algeria di qualificare ufficialmente la colonizzazione francese come un crimine non è solo una questione legale, ma anche diplomatica. Algeria e Francia, pur mantenendo forti legami economici e culturali, continuano ad avere rapporti diplomatici complessi.
L'approvazione di questa legge, sebbene simbolica, potrebbe avere effetti concreti sulle relazioni future tra Algeria e Francia, ponendo una domanda scomoda e non ancora risolta riguardo alla colonizzazione e alle sue conseguenze.
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