29 Dec, 2025 - 12:12

Perché il successo di "Buen camino" manda in tilt la sinistra radical chic

Perché il successo di "Buen camino" manda in tilt la sinistra radical chic

"Buen Camino", l'ultimo film di Checco Zalone diretto da Gennaro Nunziante, ha conquistato il box office italiano con un incasso record di quasi 27 milioni di euro nei primi quattro giorni di programmazione natalizia, dal 25 al 28 dicembre 2025, attirando oltre 3,3 milioni di spettatori e una quota di mercato del 71,4%.

Sta di fatto che questo trionfo ha generato anche polemiche di carattere politico, con accuse di "cinepanettone zotico" da parte della critica progressista che hanno evidenziato un divario tra élite e pubblico popolare.

Il successo del film, definito "politicamente scorrettissimo", infastidisce ambienti radical chic per la sua satira irriverente. E a dolersene sono soprattutto a sinistra.

Perché il successo di Checco Zalone infastidisce la sinistra radical chic

La critica dei grandi giornali come RepubblicaCorriere della Sera ha liquidato "Buen Camino" come un'opera minore di Checco Zalone.

Le recensioni hanno parlato di "Zalone in tono minore", "buonismo ciellino" o una "copia triste di sé stesso" interpretata da un "ricco ignorante".

Giornalisti come Paolo Mereghetti sul Corriere hanno storto il naso davanti alla satira su vizi privati e virtù pubbliche nazionali, percepita come troppo libera e lontana dal politicamente corretto dei festival.

Secondo osservatori come Italo Bocchino su Libero Quotidiano, Zalone infastidisce perché "mette il dito nella piaga" dei difetti della sinistra radical chic, raccontandoli con ironia nazionalpopolare che umilia i "gufi" e i "salottini rossi".

Ecco come ha spiegato la sua sui social:

virgolette
Da anni una certa élite culturale tratta come “di Serie B” tutto ciò che piace davvero agli italiani: ieri Bud Spencer, i Vanzina, i cinepanettoni. Oggi Checco Zalone. Sempre lo stesso schema, se parla al popolo, allora va delegittimato. Zalone fa quello che la sinistra non sopporta. Racconta la realtà con ironia, smaschera ossessioni ideologiche, prende in giro le mode intellettuali. E soprattutto riempie le sale. Un successo clamoroso che certifica una verità semplice, gli italiani amano la cultura nazional-popolare, non le lezioni dall’alto. Per averlo difeso ho ricevuto migliaia di insulti. Nessun problema. È la conferma che il fastidio non è il film, ma il pubblico. La sinistra radical chic non sopporta il popolo. E il popolo, puntualmente, risponde

Il tipo di pubblico che premia il film di Zalone

Ma tant'è: il pubblico ha ignorato tutte le previsioni di flop dei giornaloni, ha riempito le sale e ha smentito i detrattori: il botteghino è dominato dal film di Zelone che ha superato persino "Avatar - Fuoco e cenere".

Insomma, ancora una volta, l'odio della sinistra per una comicità che non cerca validazione estetica o pedagogica dalle élite, preferendo sbertucciare stereotipi senza filtri ha fatto un buco nell'acqua.

Il trionfo di Zalone, come quello del Sanremo di Carlo Conti, dà "un'altra lezione alla sinistra" che disprezza la cultura popolare.

Il pubblico di "Buen Camino" è nazionalpopolare, famiglie e italiani medi stanno affollando i cinema natalizi, trainando incassi record come i 13,8 milioni del primo giorno di Santo Stefano, con oltre un milione di spettatori e siti di prenotazione in tilt.

Questo "popolo delle sale" apprezza la comicità irriverente su un ricco padre che insegue la figlia ribelle sul Cammino di Santiago, rigettando il lusso sfrenato per ostelli spartani.

Dati Cinetel mostrano una media di 34.847 euro per sala in 771 cinema, con un +37% rispetto all'esordio, segno di un traino straordinario sul settore in crisi per lo streaming.

Gli spettatori premiano Zalone per la sua capacità di unire risate a critica sociale senza lezioni morali, contrastando l'élite che lo bolla come "zotico". Questo pubblico, lontano dai salotti radical, riempie i cinema dimostrando che la vera Italia ama la satira libera. 

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