Donald Trump ha incontrato Benjamin Netanyahu a Mar-a-Lago, in un momento cruciale per gli equilibri internazionali. Al centro del colloquio il piano di pace a Gaza, il possibile passaggio alla seconda fase del cessate il fuoco e il tema del disarmo di Hamas. L’incontro ha toccato anche le tensioni regionali, con avvertimenti diretti all’Iran e segnali sul ruolo di altri paesi nell’area.
Il 29 dicembre 2025, il presidente americano, Donald Trump, ha incontrato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Mar-a-Lago. Questa visita è avvenuta all'indomani dell'incontro tra Trump e il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, sul piano di pace in Ucraina.
I due leader hanno discusso il piano di pace a Gaza ma anche altre questioni più ampie che riguardano gli equilibri regionali.
L'incontro era atteso da tempo, mentre si discute l'avvio della seconda fase del cessate il fuoco a Gaza. Sebbene Trump abbia dedicato gli ultimi giorni del 2025 alla diplomazia e alla risoluzione delle questioni più spinose della scena internazionale, alla fine dell'incontro con Netanyahu non è stato annunciato un nuovo traguardo.
Molti hanno notato che i due leader si sono elogiati a vicenda.
"Non abbiamo mai avuto un amico come il presidente Trump alla Casa Bianca. Non è nemmeno lontanamente paragonabile", ha affermato Netanyahu.
Trump ha ricambiato le belle parole affermando che "Israele, con la maggior parte degli altri leader, oggi non esisterebbe”.
Netanyahu ha, inoltre, annunciato che Trump sarebbe stato il primo non israeliano a ricevere il Premio Israele per la Pace per il suo "contributo speciale al popolo ebraico".
Parlando della tregua tra Israele e Hamas, non è stato annunciato il passaggio alla seconda fase del piano di pace. Questa fase è un tassello cruciale per gli sforzi di ricostruzione dell'enclave palestinese e per la pace.
Il presidente americano ha indicato che il successo del piano dipende soprattutto dal disarmo di Hamas.
Trump ha anche aggiunto che alcuni paesi che sostenevano il gruppo palestinese, senza citarne il nome, ora sono disposti ad attaccare se Hamas non accetta di disarmarsi.
"Ora, se non disarmeranno, quegli stessi paesi annienteranno Hamas", ha detto Trump.
Il presidente americano ha affermato di non essere pienamente d'accordo, invece, sulla situazione in Cisgiordania.
Il leader americano ha affermato che potrebbe colpire l'Iran se venisse accertato che il paese prosegue nell'espansione del programma missilistico balistico.
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