Il primo cittadino vorrebbe nuovamente candidarsi alla guida della città mentre i vertici del Movimento dicono che i regolamenti interni glielo vietano.
Regolamento alla mano, fermo restando che questo regolamento è stato impugnato di fronte a diversi Tribunali della repubblica, l’unico riferimento normativo a questo limite del doppio mandato è contenuto alla nota 4 dell’articolo 4 del regolamento.
Questo contiene, però, una falla – spiega l’avvocato Lorenzo Borrè, legale di molti ex attivisti espulsi dal Movimento e tra i massimi esperti in Italia dei regolamenti interni ai grillini – bisogna sottolineare anche che il non statuto, che a mio avviso è l’unico impianto normativo endoassociativo che permette di regolare i rapporti tra gli associati, non prevede nulla in materia di limite del doppio mandato.
Si parla di consiglieri comunali o circoscrizionali e non si parla di sindaci. Insomma, non possono opporgli un divieto perché non è previsto dal regolamento e dal non statuto. Vengono menzionate diverse cariche elettiva ma mai la carica del sindaco.
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