È tornato a parlare ai microfoni di Legge o Giustizia su Radio Cusano Campus Enrico, fattorino di Bologna, membro di uno dei gruppi di riders che stanno cercando di ottenere maggiori diritti e tutele dalle aziende di food delivery per le quali lavorano.
"Ad esempio a Bologna, come Riders Union, i prossimi passi saranno quelli di coinvolgere l’Amministrazione in questa lotta. Abbiamo ottenuto un tavolo di confronto tra il Comune, con l’Assessore al lavoro e ai trasporti, e le aziende. Una sola di queste, però, ha risposto positivamente ed è una realtà bolognese, non stiamo parlando delle grandi multinazionali.
Per quanto riguarda le grosse aziende come Deliveroo, Just Eat, Glovo è difficile riuscire a creare un dialogo soprattutto per la difficoltà di trovare banalmente un interlocutore. Abbiamo contattato i responsabili risorse umane delle zone che però possono al massimo fare da tramite con qualcun altro.
Vogliamo garanzie minime. In linea comune se uno si fa male si attacca. Nella mia compagnia, che è bolognese quindi locale, ci è stata concessa un’assicurazione per responsabilità verso cose o terzi anche se dal punto di vista degli infortuni, almeno io, non ho nulla in mano. Su altre piattaforme, alcuni rider hanno contratti di lavoro cococo con i quali si copre una piccola parte degli infortuni. Purtroppo la situazione non è chiara neanche in questo senso.
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *