Intervenuto per commentare la notizia di 22 persone finite a processo per aver postato dei like diffamatori su facebook contro un brigadiere, ha spiegato che anche a lui è successa la stessa cosa: Siccome la diffamazione è caratterizzata dal dolo, se uno vede su facebook girare un articolo diffamatorio contro qualcuno e mette like, amplificando ulteriormente la viralità, vuol dire che c’è la volontà di farlo. A maggior ragione quando ti accorgi che qualcuno mette mi piace a tutti gli articoli e post dello stesso tenore.
C’è quindi un dolo e adesione al progetto diffamatorio. Mi auguro che la Cassazione faccia chiarezza su questo punto. Il noto avvocato ha raccontato meglio la sua vicenda: Ho parlato di un noto caso di cronaca in tv ed i fan di questo personaggio hanno cominciato ad insultarmi. In alcuni casi si è arrivati anche alle minacce di morte. Invito chi è vittima di certe cose di denunciare rivolgendosi alla Polizia Postale. La pena che rischiano? Dai 6 mesi fino ai 3 anni.
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