20 Jul, 2018 - 15:45

Compiti per le vacanze (M. Parodi): "Contraddizione in termini"

logo tag24
Compiti per le vacanze: uno studente su quattro li copierà, uno su dieci li ha terminati. Questi i risultati di un sondaggio realizzato da Skuola.net, che ha interrogato 5mila studenti di scuole medie e superiori e che ha constatato che la stragrande maggioranza di loro non tornerà sui banchi di scuola con la coscienza a posto. 

Il sistema scolastico italiano

Ne abbiamo parlato a #genitorisidiventa, su Radio Cusano Campu, col dirigente scolastico Maurizio Parodi. "Opero in favore dell'efficacia e dell'efficienza del sistema scolastico che vorremmo accreditare ulteriormente, rispetto a standard di prestazioni abbastanza deludenti - ha spiegato Parodi - il carico di lavoro non permette di godere nemmeno di un breve periodo di vacanza per gli studenti. I compiti per le vacanze una contraddizione in termini."

Proporre attività meno deprimenti

Col caldo estivo, i ragazzi vorrebbero far tutto tranne che studiare, per questo Maurizio Parodi ha sottolineato che bisognerebbe "svolgere attività maggiormente ricreative, meno deprimenti di quelli che vengono assegnati regolarmente: l'utilità è tutto fuorché dimostrata. In Italia abbiamo settecento insegnanti che non assegnano mai compiti, sono iscritti al nostro gruppo. Loro non assegnano mai esercizi." Compiti per le vacanze: sono funzionali a migliorare la preparazione degli studenti italiani? "Abbiamo tassi di analfabetismo scandalosi - ha sottolineato Parodi - a fronte di un carico di lavoro che non ha niente a che vedere con quello delle scuole di altri paesi. Anche in Italia si può fare una scola senza compiti, funziona meglio. I nostri studenti sono i più stressati d'Europa, ed è una condizione che arriva anche in famiglia." Come sostituire i compiti per le vacanze? "Con attività creative, più che ammorbanti. Una cosa che si potrebbe fare - ha concluso Maurizio Parodi - ma che non si fa, è far sperimentare la gradevolezza di giochi linguistici, letture condivise. Bisognerebbe far comprendere il gusto di attività cognitive, relazionali, che hanno un approccio ludico alla conoscenza." Ascolta qui l'intervista integrale
LEGGI ANCHE