19 Feb, 2022 - 10:30

Come cambia lo sport dopo il DL dello scorso 18 febbraio?

Come cambia lo sport dopo il DL dello scorso 18 febbraio?
Ecco le risposte dopo il DL del 18 febbraio in materia di sport. L’attenzione più grande si sposta sulla capienza di stadi e palazzetti.
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Pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 41 del 18 febbraio 2022, la legge 18 febbraio 2022, n. 11 di conversione, recante proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19.In particolare, per quanto attiene allo sport, la legge 18 febbraio 2022, prevede che dopo l'articolo 9-bis del decreto-legge 22 aprile 2021, n.  52, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 giugno 2021, n.  87, è inserito l’art. 9-bis.1 (Impiego delle certificazioni verdi COVID-19 da vaccinazione o guarigione, cosiddetto green pass rafforzato). Si prevede che fino al 31 marzo 2022, sull'intero territorio nazionale è consentito, esclusivamente ai soggetti in possesso delle certificazioni verdi COVID-19 da vaccinazione o guarigione una serie di passaggi (sotto riportati).

C’è voglia di tornare alla normalità, alla socialità e ad assistere a spettacoli sportivi dal vivo. Il Governo dice si, ma in sicurezza. Per gli impianti all’aperta la capienza è consentita al 75%, mentre per quelli al chiuso al 60%. A prescindere dalla colorazione della zona. Pertanto l’accesso agli eventi e alle partite di qualsiasi sport è consentito alle persone in possesso della certificazione verde rafforzata, a prescindere dalla colorazione delle regioni. Una boccata di ossigeno per quanti vogliano seguire la propria squadra, far divertire i bambini in un ambiente sicuro e controllato. E' stata stabilita di recente dallo stesso Governo anche la proroga dello stato di emergenza nazionale, fissata dunque al 31 marzo, oltre la quale, pandemia permettendo non si dovrebbe andare. Fino a questa data solo i soggetti in possesso delle certificazioni verdi da vaccinazione o guarigione possono accedere con il Green Pass rafforzato a: piscine, centri natatori, palestre, centri benessere, spazi adibiti a spogliatoi e docce anche all'interno di strutture ricettive. Praticare sport di squadra e di contatto. Sono coinvolti anche gli impianti sciistici di risalita con finalità turistico-commerciale.

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Gianluca Scarlata
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