Lo scopo è quello di documentare il rapporto tra donne e lavoro ai tempi del Coronavirus: che cosa è cambiato finora, che cosa ancora cambierà. Un vero e proprio diario emotivo delle donne che sono costrette ad andare a lavorare fuori casa, di quelle che invece possono lavorare da casa e di quelle che non possono fare né l’una, né l’altra cosa. Una narrazione collettiva che sia in grado di generare anche una riflessione successiva sul momento storico che stiamo vivendo, realizzando così anche un vero e proprio archivio capace di testimoniare questa pagina fondamentale della nostra storia.
Le domande a cui rispondere sono tante. Come, ad esempio: Avevamo dei soldi da parte per poter far fronte alle emergenze? Avevamo un piano B o ce lo stiamo creando in questi giorni? Ci hanno licenziate, messe in stand-by? Come ci fa sentire non avere più il lavoro o il progetto a cui ci stavamo dedicando? Come sono cambiate le nostre abitudini? Abbiamo scoperto nuove passioni? Sono nate nuove amicizie? Quali sono le paure, i pensieri, i desideri quando tutto si ferma? Come impieghiamo questo tempo?.
Le autrici del progetto chiedono di inviare dei video-diari che documentino il trascorrere dei giorni, gli spazi e le attività quotidiane.
Per saperne di più basta consultare la pagina Facebook Tutte a casa – Donne, Lavoro, Relazioni ai tempi del Covid-19 https://www.facebook.com/tutteacasa/, oppure scrivere all’indirizzo email tutteacasa@gmail.com .
Sarà possibile inviare tutto il materiale anche a Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e lavoro (direttore@sicurezzaelavoro.org) e a Mujeres nel cinema (mujeresnelcinema@gmail.com).
Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *