Formula 1, Domenicali valuta nuove gare in Africa e a Las Vegas
Il mondiale di Formula 1 è appena iniziato ed è pronto al suo secondo appuntamento in Arabia Saudita, ma Stefano Domenicali pensa già alle nuove gare magari in Africa e Las Vegas.Il nuovo presidente della Formula 1 in una recente intervista a SkySports Uk si è infatti lasciato andare sui possibili Gran Premi della prossima stagione. Tra le mete indicate compaiono America, Cina ed Africa con quest'ultimo continente in particolare che gode di un'attenzione specifica da parte di Domenicali.L'obiettivo dell'ex manager di Ferrari e Lamborghini è naturalmente quello di aprire la Formula 1 a nuovi mercati come lui stesso ha sottolineato:"C'è molto interesse in America, in Cina e in Africa, ci sono grandi possibilità per allargare il mercato in quelle zone. Non c'è solo Las Vegas, ci sono altre città interessate alla Formula 1. Oltre all'America, oltre alla Cina, penso che ci sia il potenziale per essere presto anche in Africa. C'è molto interesse lì. Di sicuro questa è un'altra area che finora manca nella geografia del nostro calendario."https://twitter.com/SkySportsF1/status/1506545030609223691
Formula 1, Stefano Domenicali pensa alle 30 gare
Non solo Africa e Las Vegas, quindi, Stefano Domenicali pensa in grande per la prossima Formula 1 e sogna un Mondiale fino a 30 gare. Il presidente della F1 è infatti sempre più deciso nel portare avanti il percorso di spettacolarizzazione che negli ultimi anni sta trasformando il Circus: le novità introdotte quest'anno e la serie Netflix "Drive to Survive" sono solo alcuni dei passi introdotti di recente per aumentare lo show.D'altronde, è lo stesso Domenicali a confermare la crescita di un progetto iniziato da Liberty Media e che mira a migliorare sempre di più:"Penso che ci sia il potenziale per arrivare a 24. Direi che c'è il potenziale per arrivare a 30 gare all'anno! In termini di interesse che vediamo in tutto il mondo."Insomma, la Formula 1 pensa a nuove gare in Africa e Las Vegas ma in generale l'ambizione è quella di esportare il modello F1 in tutto il mondo.