28 Mar, 2022 - 14:10

Italia, Bonucci: "Resto, voglio essere una guida per i giovani"

Italia, Bonucci: "Resto, voglio essere una guida per i giovani"

Leonardo Bonucci rilancia le sue ambizioni in Nazionale. Il difensore della Juventus è intervenuto in conferenza stampa al fianco del commissario tecnico Roberto Mancini, alla vigilia dell'amichevole contro la Turchia. Nonostante la mancata qualificazione al Mondiale e i 35 anni (che compirà il 1° maggio) sulle spalle, Bonucci non ha intenzione di lasciare gli azzurri.

"Non so cosa farà Chiellini, ma io voglio continuare a essere una guida per i giovani in Nazionale - spiega Bonucci - Le 48 ore successive all'eliminazione sono state dure. Abbiamo cercato di sdrammatizzare, il mister ha messo un punto sul passato e siamo andati avanti. Adesso dobbiamo ricostruire, le basi ci sono".

L'obiettivo per l'Italia, adesso, è l'Europeo 2024. Bonucci ci sarà in questa corsa e il difensore spera che ci sia anche Roberto Mancini: "Quello che ci ha dato Mancini in questi tre anni è stato unico - aggiunge il difensore - Si è creata un'empatia che raramente si è respirato a Coverciano. Per noi è la conseguenza continuare con il mister, le sue idee e il suo valore umano non si discutono. I risultati possono cambiare delle visioni a chi sta fuori, ma chi vive le relazioni con il mister ha solo voglia di continuare con lui".

 

 
 
 
 
 
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Verso la Turchia: out anche Florenzi e Politano

L'Italia raggiungerà oggi pomeriggio Konya, in Anatolia, dove si disputerà domani alle ore 20.45 l'amichevole contro la Turchia. Una partita che mette in palio solo punti per il ranking e dove Mancini preserverà diversi giocatori. La lista degli assenti, infatti, è sempre più lunga vista la poca rilevanza del match.

Nei giorni scorsi sono rientrati nei propri club Verratti, Berardi, Mancini, Jorginho e Insigne. Oggi hanno lasciato Coverciano anche Matteo Politano e Alessandro Florenzi. Entrambi non sono al top della forma, con il terzino del Milan che deve fare i conti con un gonfiore al ginocchio per un sovraccarico di lavoro.

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Giovanni Mazzola
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