10 Apr, 2022 - 10:11

Guerra in Ucraina, la Nato vuole esercito permanente ai propri confini

Guerra in Ucraina, la Nato vuole esercito permanente ai propri confini
La Guerra in Ucraina continua a destare preoccupazione e, con la scoperta di una nuova fossa comune a Buzova e l'ennesimo allarma lanciato da Zelensky, la situazione potrebbe ulteriormente cambiare: la Nato, infatti, sta pensando di creare un esercito permanente per proteggere i propri confini da un'ipotetica futura aggressione da parte del Cremlino.

Segretario Nato: "Esercito permanente? Dobbiamo pensare a lungo termine"

La possibilità di creare un esercito permanete da mettere ai confini dell'Alleanza atlantica è confermata dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che, intervistato dal Telegraph, afferma:
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Ci troviamo in mezzo a una trasformazione fondamentale che riflette le conseguenze a lungo termine delle azioni del presidente Vladimir Putin. Quella che abbiamo di fronte è una nuova realtà, una nuova normalità della sicurezza europea: per questo motivo dobbiamo avere opzioni per un adattamento a lungo termine della Nato 
La presenza di truppe Nato sul fronte orientale servirebbe a difendere gli stati membri come Estonia e Lettonia da una possibile invasione: l'opzione di questo ripristino sarà gestita dal comando generale dell'Alleanza atlantica.

Zelensky: "Putin vuole l'Europa"; Mosca: "UE è dipartimento della Nato"

Continuano a salire le vittime del conflitto e, tra queste, ci sono anche molti civili ucraini. Questa mattina è stata scoperta una nuova fossa comune nei pressi di Buzova dove non si conosce ancora il numero esatto delle vittime. Un triste ritrovamento che spinge il presidente ucraino Zelensky a lanciare un nuovo appello - tramite un video citato da Ukrinform - all'Unione europea:
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L’obiettivo della Russia è prendere l'intera Europa: l'aggressione russa non doveva essere limitata alla sola Ucraina, alla distruzione della nostra libertà e delle nostre vite, ma a tutto il progetto europeo. Occorre che l'Occidente faccia più pressione sulla Russia per ripristinare il prima possibile la pace e la sicurezza, per ripristinare il diritto il prima possibile ed evitare la catastrofe data dall'utilizzo della forza 
Non si è fatta attendere la risposta del Cremlino che, tramite la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commenta:
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Questa non è più l'Unione europea. Ora è semplicemente un dipartimento della Nato che si occupa delle relazioni economiche e commerciali 
  Leggi anche: Guerra Russia Ucraina, le notizie di oggi 10 aprile  
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Beatrice Balbinot
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