20 Apr, 2022 - 12:53

Si chiude un trimestre da incubo per il mercato dell'auto in Europa

Si chiude un trimestre da incubo per il mercato dell'auto in Europa
Il mese di marzo acuisce la crisi produttiva in cui è precipitato il mercato delle auto in Europa. 1.127.077 nuove immatricolazioni, un netto -18,8% rispetto a marzo 2021 . Prosegue dunque il trend negativo del primo trimestre, che registra -10,6% sullo stesso periodo di un anno fa (-33% sul 2019).
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Il mercato dell'auto è in forte flessione a marzo. Le immatricolazioni nell'Unione Europea, Efta e Regno Unito - secondo i dati dell'Acea - sono state 1.127.077, il 18,8% in meno dello stesso mese dell'anno scorso. #ANSAmotori https://t.co/C6fbaLKSlS— ANSA Motori (@ANSA_Motori) April 20, 2022

Le cause della crisi del mercato dell'auto

Le cifre riflettono una catena di montaggio dove alcuni anelli hanno cominciato a spezzarsi, trascinando l'intero processo produttivo nel baratro. In cima alla lista figura la crisi dei semiconduttori, che ha di fatto stoppato i volumi di produzione di alcuni modelli in uscita costringendo le Case a proporre modelli privi di qualsiasi tecnologia all'avanguardia. La guerra in Ucraina ha ulteriormente accentuato il disastro, dal momento che molti ricambi e componenti provengono soprattutto dall'Est Europa.Ciò che più preoccupa è la totale mancanza di previsioni certe. Domanda e offerta sono ai minimi storici e la guerra dei prezzi dovuta alla penuria di materie prime rende impossibile trovare un punto d'incontro. Dati che arrivano a pochi giorni dall'introduzione dei nuovi ecobonus governativi, mentre c'è chi suggerisce di rivedere le tempistiche relative alla transizione ecologica.

Italia e Spagna, crollano le vendite a marzo

Italia e Spagna trascinano verso il fondo le vendite di marzo. Il nostro Paese segna -29,7% con 119mila vetture immatricolate, Madrid si allinea con un -30,2% e la metà di auto vendute (quasi 60mila). Fanno meglio del valore medio Inghilterra (-14,3% e primo mercato con 243mila esemplari consegnati), Germania (-17,5%) e Francia (-19,5%). Impietoso il confronto con il 2019, con i volumi di vendita quasi dimezzati.Mentre i grandi mercati automobilistici latitano, quelli emergenti mostrano segnali di speranza. Romania e Irlanda salgono del 40%, rispettivamente 11mila e 12mila macchine vendute. Bene anche Slovacchia (+14%) e Bulgaria (+25%).A livello di costruttori si assiste al crollo dei due giganti. Volkswagen e Stellantis affondano del 25% e del 30%, pur mantenendo ampia la quota di mercato. Trend al rialzo per Hyundai-Kia (+9,8%), ora sul podio a scapito del gruppo Renault (-12%) e Bmw (-23%).
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Mattia Polver
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